"Liberi di scegliere" un'altra vita: storie di figli e madri salvati da un destino segnato
di Andrea Rifatto | 04/04/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 04/04/2023 | ATTUALITÀ
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Sampiero, Rando, Donsì, Di Bella e Ciulla
“Per anni abbiamo gestito le loro storie dal punto di vista penale per far sentire l’autorevolezza dello Stato, poi ci siamo accorti della loro sofferenza e abbiamo sentito l’esigenza, anche per un senso di frustrazione professionale, di deviare dei percorsi ineluttabili e dare un’altra possibilità di vita”. Il protocollo “Liberi di scegliere” avviato nel 2011 da Roberto Di Bella, giudice minorile prima a Reggio Calabria e adesso a Catania, dove presiede il Tribunale dei minorenni, è stato al centro del convegno sulla tutela dei ragazzi appartenenti a famiglie mafiose promosso al Palazzo della Cultura di Santa Teresa di Riva dal Lions Club, presieduto da Roberto Crisafulli, rivolto anche ad assistenti sociali, avvocati, istituzioni scolastiche e associazioni. “Noi giudici minorili ci siamo trovati a processare prima i padri e poi i figli, intere generazioni appartenenti ai contesti di Ndrangheta - ha raccontato - e questo ci ha fatto riflettere sull’educazione di quei contesti. La tutela è iniziata allontanando momentaneamente i minori dalle loro famiglie per evitare che finissero in carcere o uccisi, come accaduto ai padri - ha spiegato Di Bella - e dopo una prima aspra opposizione, molte madri hanno capito che potevamo aiutare i figli e c’è chi ha chiesto di andare via con loro, entrando anche nei programmi di protezione. Da allora tanti nuclei familiari hanno cambiato vita e stanno sperimentando nuovi contesti, mostrando ai ragazzi altri mondi e un futuro ritagliato sui loro sogni e non sulle richieste”. Nel 2014 il progetto ha una svolta grazie alla collaborazione con “Libera” di don Luigi Ciotti e la vicepresidente Vincenza Rando, oggi senatrice, e “Liberi di scegliere” adesso è un’iniziativa sostenuta da cinque Ministeri e dalla Dia, finanziato dalla Cei con fondi dell’8 per mille. A Catania è forte la collaborazione con Comune e Diocesi per contrastare dispersione scolastica e degrado sociale. “Serve una legge e sto lavorando in Parlamento per farla approvare superando i colori politici - ha detto la senatrice Rando - serve meno carcere e più scuola, bisogna dare ai bambini gli strumenti del pensare, istruzione e cultura, la sfida è far diventare il mafioso un buon cittadino. Serve sopratutto una copertura legislativa al progetto, i parlamentari devono crederci e sto cercando di contaminare il Parlamento per superare i colori politici e farla approvare. Spero di riuscirci”. Il presidente dell’Ordine regionale degli assistenti sociali, Giuseppe Ciulla, ha evidenziato come “la scelta di cambiare deve essere soggettiva e di autodeterminazione, sennò nessuno potrà sentirsi libero di scegliere, facendo esplodere la bolla in cui madri e figli vivono nel contesto di appartenenza, privati del pensiero critico e al cui interno assimilano acriticamente concetti, dando invece loro una visione del domani”. Francesco Suria, vice presidente dell’Ordine degli Avvocati di Messina, ha evidenziato gli aspetti legati agli strumenti normativi per la gestione delle problematiche connesse alla devianza minorile, mentre Enrico Interdonato (psicologo) e Maria Baronello (assistente sociale) hanno testimoniato il forte impegno e le grosse difficoltà delle due categorie professionali nell’operare sul campo. Tra gli intervenuti al convegno, moderato dalla socia Lions Giovanna Sampiero, anche Vincenza Famulari, docente dell’Istituto “Caminiti Trimarchi” ed Enza Interdonato, dirigente dell’Istituto comprensivo, sul tema della dispersione scolastica. Nella sintesi conclusiva Andrea Donsì, Presidente della Terza Circoscrizione Lions, ha aperto il fronte per una possibile iniziativa che attraverso il coinvolgimento delle istituzioni territoriali competenti e delle associazioni, e partendo da un monitoraggio più approfondito delle problematiche del disagio minorile, provi ad avviare un’azione comune di prevenzione a supporto delle famiglie. Hanno porto i saluti il presidente del Lions Club Santa Teresa, Roberto Crisafulli, il Presidente di Zona 8 Isidoro Barbagallo e l’assessore Gianmarco Lombardo.