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Limina. Chiesto un parere legale sul dirigente dell'Ufficio tecnico
di Filippo Brianni | 29/03/2016 | ATTUALITÀ
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Il municipio di Limina
Nuccio Costa poteva “firmare” atti come dirigente dell’Ufficio tecnico di Limina? È questo il “dilemma” che da alcune settimane tiene banco a Limina. Una questione che si è particolarmente ingarbugliata e che ora la giunta guidata dal sindaco Marcello Bartolotta ha deciso di sbrogliare richiedendo un parere ufficiale al prof. Antonio Saitta, avvocato e docente di Diritto costituzionale all’Università di Messina. Sarà ciò che lui scriverà a determinare le prossime mosse dell’Amministrazione che, nel frattempo, per non rischiare, ha messo a fianco di Nuccio Costa anche l’architetto Mimmo Costa. Con due “Costa”, il “cuore” della burocrazia comunale dovrebbe essere al sicuro, in attesa del responso… universitario. A determinare il caos sulla posizione del geom. Nuccio Costa è stata l’opposizione consiliare (Nino Ragusa, Domenico Saglimbeni, Sarah Paratore e Filippo Rizzo) con un’interrogazione in cui si poneva in dubbio la regolarità degli atti di nomina (principalmente modalità di delibera e termini di pubblicazione) con cui Costa, dirigente nel vicino Comune di Antillo, fu “chiamato” in servizio a Limina e, di conseguenza, di tutti gli atti dallo stesso poi firmati come dirigente a Limina. Un “cavillo” che ora potrebbe mettere a rischio atti importanti dell’Ufficio liminese ed a cui l’Amministrazione comunale vorrebbe porvi rimedio. Si vedrà se l’avv. Saitta, con il quale il sindaco ha siglato un disciplinare di incarico stabilendo un compenso di duemila 500 euro oltre Iva, spiegherà come.