Sabato 23 Novembre 2024
Il Comune studia una particolare soluzione per ridurre i costi di trasporto


Limina, rifiuti organici e fanghi fognari in discarica? No grazie, meglio i... lombrichi

di Andrea Rifatto | 17/04/2021 | ATTUALITÀ

1717 Lettori unici | Commenti 1

Il sindaco Filippo Ricciardi

E se anzichè trasportarli in discarica i rifiuti organici derivanti dalla raccolta differenziata e dal depuratore fognario fossero smaltiti in paese? È l’idea a cui ha pensato il Comune di Limina, che dopo un’analisi si è reso conto che buona parte dei costi per il conferimento e lo smaltimento dell’immondizia è legata al trasporto fuori provincia della frazione organica, composta dal materiale proveniente dalla raccolta differenziata dell’umido, così come un’altra spesa non indifferente è rappresentata dallo smaltimento dei fanghi derivanti dalla depurazione dei reflui fognari. E allora perchè non cercare soluzioni più ecocompatibili ed economiche per il trattamento di entrambe le tipologie di rifiuti, considerato che una piccola realtà come quella liminese non dovrebbe avere particolari difficoltà a farlo? Così l’Amministrazione comunale, su iniziativa del sindaco Filippo Ricciardi, ha deciso di tentare la strada della lombricoltura, tecnica conosciuta anche come vermicompostaggio, consistente nell’allevare i lombrichi rossi per attivare un processo di bio-degradazione con l’azione combinata di microrganismi che riescono a trasformare le proteine degli scarti in minerali in grado di nutrire la terra. La Giunta ha quindi stanziato 427 euro che l’Ufficio tecnico ha usato per affidare al Consorzio Italiano Allevamento Lombrichi (Con.It.A.Lo) di Venaria Reale (Torino) il servizio di consulenza tecnico-ambientale per la realizzazione di piste di lombricoltura a Limina e per definire la zonizzazione e le modalità di realizzazione del sistema di smaltimento. La frazione organica e i fanghi di depurazione delle acque, da soli o miscelati, sono un’ottima alimentazione per i lombrichi che non hanno problemi a trattarli e digerirli, con un notevole miglioramento del prodotto finale, trasformato in terriccio stabilizzato. L’impianto può avere qualsiasi dimensione, può essere costruito ovunque, non crea particolari problemi di odori e è di facile gestione. Sia i costi di impianto che di gestione sono limitati, certamente meno che la messa in discarica, con il vantaggio di una produzione di terriccio, ricco di sostanza organica, ottimo ammendante per il terreno. Dunque si tenterà di capire se tutto ciò sia possibile anche nel piccolo centro della Val d’Agrò. 


COMMENTI

giuseppe cacciola | il 17/04/2021 alle 19:43:15

Ottima iniziativa,nella prima stesura dell'Aro della Valle dell'Agro' era stato previsto uno sviluppo per gestire l'organico nella valle d'Agro', adesso vorrei sapere cosa prevede il capitolato d'appalto per la gestione e la raccolta dei rifiuti aggiudicato alla ditta Onofaro non vorrei che i comuni fossero ingessati da clausole che impediscono la gestione autonoma di alcune tipologie di rifiuti.

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