Martedì 21 Gennaio 2025
Il sindaco di Santa Teresa sul crollo del lungomare. Sopralluogo del vertice regionale VdF


Lo Giudice: "Chiederemo lo stato di calamità, la burocrazia blocca le opere di protezione"

di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ

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Il sopralluogo con il direttore regionale Carrolo

«Chiederemo lo stato di calamità e ci auguriamo che venga dichiarato anche a livello regionale, allo scopo di reperire i fondi necessari a risolvere nel più breve tempo possibile il problema». C’è rammarico, preoccupazione ma anche voglia di far presto nelle parole del sindaco di Santa Teresa di Riva, Danilo Lo Giudice, per il crollo di 140 metri del lungomare Giovanni Falcone, all’estremità sud, durante la violente mareggiata di venerdì. Domenica mattina il primo cittadino, con la sua giunta e il personale dell’Ufficio tecnico con in testa il direttore Francesco Pagano, ha compiuto un sopralluogo con il direttore regionale dei Vigili del Fuoco, l’ingegnere Agatino Carrolo, che ha voluto constatare quanto accaduto e l’entità dei danni riportati dal lungomare, mentre sabato mattina era giunto in paese il dirigente responsabile del Servizio regionale di Protezione civile per la provincia di Messina, l’ingegnere Bruno Manfrè. «Davanti questi fenomeni si può solo sperare che vada sempre tutto bene ma purtroppo questo tratto è stato quello maggiormente colpito - commenta Lo Giudice - non è facile trovare la soluzione, il danno è enorme, sono stato già in contatto con la Protezione civile e la Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico». Già domenica amministratori e tecnici hanno valutato alcune soluzioni per garantire la stabilità del rilevato stradale sul quale sorge il lungomare, dove è stato istituito il senso unico in direzione Messina, ipotizzando la possa di massi all’interno del vuoto creatosi dopo il crollo allo scopo di evitare ulteriori cedimenti, ma anche per alleggerire il peso della parte inclinata e a rischio ribaltamento sulla spiaggia. 

«Ci auguriamo che tutti gli enti preposti ci diano supporto e aiuto per gestire la fase transitoria - prosegue il sindaco - ma soprattutto per garantire l’intervento di ripristino, visto che i danni da una prima stima superano i 2 milioni di euro. Ringrazio la Protezione civile e i Vigili del Fuoco per la vicinanza immediata, adesso è il momento di capire come muoversi, discuteremo con la Struttura commissariale alcune ipotesi che stiamo prendendo in considerazione». A Santa Teresa di Riva si attende ancora l’avvio delle opere di salvaguardia della costa già appaltate: «Se fossero state già state realizzate, probabilmente ci avrebbero consentito se non di evitare quantomeno di mitigare meglio questa situazione - conclude Lo Giudice - ci auguriamo che la burocrazia regionale ci venga incontro affinché si possa accelerare il più possibile l’iter per avviare i lavori». 

Più informazioni: crollo lungomare santa teresa  


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