Giovedì 21 Novembre 2024
L'ex deputato e sindaco di Santa Teresa di Riva assiste il parlamentare Davide Vasta


Lo Giudice ripescato all’Ars: arruolato come collaboratore nel Consiglio di presidenza

di Andrea Rifatto | 27/03/2023 | ATTUALITÀ

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Lo Giudice e Vasta collaboreranno a stretto contatto

C’è anche l’ex deputato regionale Danilo Lo Giudice tra i 72 esterni che hanno ricevuto un incarico di collaborazione da parte dei componenti del Consiglio di presidenza dell’Assemblea regionale siciliana, per un costo totale di 1,7 milioni di euro. Il sindaco di Santa Teresa di Riva, ricandidato alle elezioni regionali dello scorso novembre ma non eletto perchè la lista Sicilia Vera non ha superato lo sbarramento, è stato assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato dal deputato Davide Vasta, parlamentare del gruppo Sud chiama Nord, per svolgere attività di segreteria dal 20 febbraio al 20 agosto di quest’anno, con un compenso lordo mensile di 5.281 euro euro. Per Lo Giudice un altro incarico che si aggiunge a quello interno al partito di coordinatore dei due gruppi parlamentari Sicilia Vera e Sud chiama Nord, che lo porta ad essere impegnato quasi tutti i giorni fuori da Santa Teresa di Riva, soprattutto in questo periodo di campagna elettorale per le elezioni amministrative e in vista delle Europee del 2024.

Vasta è stato rieletto nei giorni scorsi deputato segretario con 43 voti (tre le schede nulle), dopo essere decaduto per quattro giorni dall’Ars in quanto dichiarato ineleggibile con una sentenza di primo grado del Tribunale di Palermo, pronunciatosi sul ricorso presentato dal primo dei non eletti, Salvatore Giuffrida, per non essersi dimesso nei termini di legge dalla carica di componente del Consiglio di amministrazione di una società cooperativa che ha rapporti con la Regione. Subito dopo ha però presentato ricorso e in attesa del verdetto di appello è stato reintegrato in parlamento e riconfermato segretario nel Consiglio di presidenza dell’Ars, ruolo che ricopriva già in precedenza, con votazione a scrutinio segreto. Adesso bisognerà attendere la sentenza definitiva per capire se il seggio resterà a lui oppure il suo posto sarà preso da Giuffrida. 


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