L'omaggio di Nino Ucchino ai sanitari morti per il Covid: presentata a Roma "Sacrificium"
di Redazione | 15/05/2022 | ATTUALITÀ
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Il bozzetto dell'opera e la presentazione a Roma
È stato presentato a Roma il progetto “Sacrificium”, l’opera scultorea che verrà realizzata dal maestro Nino Ucchino in ricordo dei medici, degli infermieri e degli operatori della sanità che hanno perso la vita a causa del Covid-19. Il progetto è curato dall’architetto Luciana Vasile, presidente dell’associazione “Ho una Casa-Onlus” e verrà realizzato con fondi privati. L’opera, prevista interamente in acciaio inox, avrà le dimensioni di circa tre metri per due, oltre al basamento su cui una volta realizzata potrà essere installata, e verrà poi consegnata al Comune di Roma per essere collocata in un luogo simbolo della lotta alla pandemia. La scultura rappresenta al centro una forma di mascherina lacera e trafitta da due mani mostruose poste più in basso, che simboleggiano il virus che invade e devasta. La mascherina rappresenta anche il dolore della Maddalena, accennata lievemente con le braccia protese, raffigurata dalle cordicelle rotte. Nonostante lo stato del presidio di protezione, essa continua a proteggere la vita altrui aggrappandosi ad un’ala che invece di soccombere è pronta a volar via, ormai verso la guarigione. “Il progetto si ispira alla Crocifissione del Masaccio ospitata nel museo di Capodimonte a Napoli - ha spiegato Ucchino in Campidoglio - nel dipinto che mi ha ispirato la figura di Maria Maddalena è inginocchiata ai piedi della croce e di spalle e trasmette una grande disperazione con il gesto delle braccia aperte, coperte da un mantello che sembrano voler coprire e proteggere quasi a toccare il Cristo che sta salendo al Padre. Ho immaginato un grande mantello avvolgente a protezione di quei martiri caduti per l’umanità e che in questo modo vogliamo ricordare”. Il presidente della Commissione Giubileo, Dario Nanni, ha sottolineato “l’importanza e l'alto valore simbolico che sia proprio la capitale ad ospitare l’opera, per ricordare il sacrificio di tante lavoratrici e lavoratori della sanità caduti in prima linea nella battaglia contro il Covid-19”, mentre l’architetto Vasile ha ricordato “lo spirito di sacrificio che ha contraddistinto in questi anni difficili i camici bianchi e tanti di loro che hanno perso la vita nello svolgimento della professione e nell'interesse della collettività”.