L'ora della verità per Sant'Alessio: la Corte dei conti esamina il Piano di riequilibrio
di Andrea Rifatto | 29/01/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 29/01/2024 | ATTUALITÀ
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Il vicesindaco Foti e il sindaco Aliberti
È l’ora della verità per Sant’Alessio Siculo. Il Comune è da otto anni in predissesto per via del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale approvato il 10 gennaio 2017 dal Consiglio comunale, che dovrebbe concludersi nel 2025, e adesso la Corte dei conti è entrata nel merito avviando l’esame del Piano e il controllo sull’attuazione. La Sezione di controllo per la Regione siciliana, presieduta da Salvatore Pilato, ha emanato una pronuncia specifica approvando la relazione depositata l’8 novembre dal magistrato istruttore Antonio Tea, relativa alla conclusione dell’istruttoria, e ha deliberato di disporre il contraddittorio con il Comune, convocato per il 7 febbraio a Palermo. In precedenza si erano espressi nel febbraio 2022 la Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali del Ministero dell’Interno e il mese dopo la Corte dei conti, che ha disposto l’acquisizione di ulteriori elementi conoscitivi ad integrazione di aspetti reputati rilevanti ai fini del giudizio conclusivo, forniti dal Comune a maggio 2022. Il Piano di riequilibrio, redatto durante l’Amministrazione comunale della sindaca Rosanna Fichera, prevede il ripianamento di 2 milioni 482mila 275 euro, di cui 782mila 275 euro per transazioni e debiti fuori bilancio (legali, imprese), 1 milione 530mila euro per debiti legati a investimenti (incarichi di progettazione e lodo arbitrale per i lavori della barriera soffolta) e altri 170mila euro per contenzioso. Nel 2019, durante la sindacatura di Giovanni Foti, è stato approvato un nuovo Piano attualizzato ai bilanci successivi, ma la massa debitoria è rimasta invariata. Adesso, in vista del confronto con i giudici contabili, l’Amministrazione del sindaco Domenico Aliberti manifesta ottimismo. “I debiti reali, pari a 782mila 275 euro, sono stati pagati per intero - spiega il primo cittadino - mentre tra quelli potenziali il lodo arbitrale dopo la sentenza di secondo grado si è ridotto a 133mila euro rispetto ai 450mila paventati. Rimarrebbero circa un milione di euro di debiti per altri incarichi ma riteniamo che buona parte abbiano la copertura e non graveranno sul bilancio comunale. Dimostreremo alla Corte dei conti che abbiamo tutti gli accantonamenti previsti in bilancio e che riusciamo a gestire finanziariamente il Comune senza difficoltà. A nostro avviso - aggiunge Aliberti - il Piano di riequilibrio non aveva ragione di esistere”. Tesi manifestata già durante la scorsa legislatura dal sindaco Giovanni Foti, oggi vicesindaco. L’Amministrazione ha deciso di potenziare l’Area Finanziaria con un supporto specialistico esterno "per effettuare le necessarie analisi e valutazioni della situazione dell’ente - si legge nella delibera di giunta - con particolare riferimento alle criticità finanziarie rilevate dalla Corte dei conti e individuare le eventuali misure utili ai fini della definizione positiva della procedura di riequilibrio", assegnando 5mila euro per la nomina del professionista Angelo Scandura, che già nel 2016 collaborò con il Comune per la redazione del Piano di riequilibrio. Il raggiungimento degli obiettivi potrebbe portare ad una uscita anticipata dalla procedura di riequilibrio, mentre la mancata approvazione del Piano da parte della Corte dei conti aprirebbe le porte al dissesto, ipotesi quest’ultima che appare remota.