L’ufficio abusivo di Asm alla funivia di Taormina, tutti contro l’ex direttore Sottile
di Andrea Rifatto | 08/07/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 08/07/2024 | ATTUALITÀ
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Il sopralluogo del 29 marzo alla riapertura
“Qui abbiamo realizzato un ufficio amministrativo - spiegava il presidente di Asm Giuseppe Campagna, appena installano gli infissi sarà completo”. “Ottimo, ottimo” rispondeva soddisfatto il sindaco Cateno De Luca. Era il 29 marzo, giorno della riapertura della funivia di Taormina dopo due mesi di chiusura per manutenzione, e durante un “tour” nell’impianto vertici e dirigenti della municipalizzata mostravano al primo cittadino le novità della struttura di Mazzarò. Compreso quel nuovo piano sopraelevato, che di lì a poco avrebbe ospitato la postazione di lavoro del dipendente che a novembre ha ricevuto l’incarico di responsabilità e coordinamento dell’unità amministrativa complessa Servizio Funivia. Una struttura che però è stata realizzata senza alcuna autorizzazione del Comune, come emerso a maggio. Adesso Amministrazione e Asm scaricano tutte le colpe sul direttore di esercizio, l’ingegnere Sergio Sottile, il cui contratto è nel frattempo scaduto e non ricopre più il ruolo. “Gli era stato dato l’incarico di realizzare un locale per ufficio - ha detto in Consiglio comunale il presidente di Asm - i lavori sono stati fatti con buona rapidità e tempestività ma ci dicevano che mancava un bel po’ di documentazione e allora abbiamo chiesto una serie di atti al direttore dei lavori, nonchè direttore di esercizio della funivia, per sapere se fosse tutto in regola e avesse chiesto i pareri propedeutici, ma ha prodotto una relazione poco esaustiva e non ha risposto alle domande poste dal direttore generale. Da qui è venuto meno il rapporto di fiducia - aggiunge Campagna - e dopo una serie di richiami formali il nuovo direttore di esercizio, l’ingegnere Domenico Anello, ha trasmesso una contestazione puntuale sulle violazioni commesse. Una è particolarmente grave, relativa alla sicurezza della funivia, tant’è che abbiamo dovuto scontare sei mesi di chiusura per la revisione trentennale e altri tre giorni perchè ha contravvenuto alle precise disposizioni di Ansfisa”. Accuse all’ingegnere Sottile sono arrivate anche da De Luca: “Ha messo a repentaglio la reputazione e la sicurezza della comunità - ha attaccato - per l’ufficio ne dovrà rispondere e risarcire, ho preteso che si avvii la fase di recupero dei cosi sostenuti in più perchè ne è responsabile”. Presunti errori ed omissioni, quelli attribuiti all’ex direttore di esercizio della funivia, che per la minoranza i vertici non potevano non sapere: “Tutti erano a conoscenza della costruzione dell’ufficio ma si scarica la responsabilità sul direttore - ha replicato in aula il consigliere Nunzio Corvaia - all’assessore alle Partecipate Giuseppe Sterrantino è sfuggito che Ansfisa avesse chiuso la funivia e fosse rimasta aperta, siete bravi adesso a ribaltare la colpa sul direttore di esercizio, il CdA ne era conoscenza e l’assessore doveva sapere del provvedimento di chiusura e dell’ufficio, così come questi lavori sono sfuggiti all’assessore all’Urbanistica Antonino Lo Monaco, insieme a quelli nei bagni pubblici di San Pancrazio”. Dicevate che l’Asm era il bancomat di Taormina - ha concluso Corvaia - oggi è il deposito di Paperon de’ Paperoni, la usate per fare di tutto, dagli ausiliari ai bagni pubblici”.