L'ultimo saluto a padre Murolo: "Allestirà la mostra più bella davanti al Padre Eterno"
di Andrea Rifatto | 24/07/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 24/07/2024 | ATTUALITÀ
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L'uscita del feretro dalla chiesa (foto Luttino.it)
Una folla commossa ha dato l’ultimo saluto a padre Gaetano Murolo, parroco per 63 anni fino a gennaio della chiesa Madonna del Carmelo, scomparso venerdì scorso all’età di 90 anni. A celebrare i funerali l’arcivescovo di Messina Giovanni Accolla, il vescovo ausiliare Cesare Di Pietro e don Giuseppe Imbesi, che guida la parrocchia da sei mesi, accompagnati da tanti parroci e sacerdoti del comprensorio. La chiesa non è riuscita a contenere la moltitudine di fedeli giunti per partecipare al rito funebre e stringersi attorno ai familiari e tanti sono rimasti in piazza, nel giorno in cui il paese si è fermato per il lutto cittadino. Alla funzione hanno preso parte cittadini, amministratori comunali, Carabinieri, Polizia locale, rappresentanti di associazioni, gruppi folkloristici, sportivi e realtà locali e non che nel corso degli anni hanno collaborato con la parrocchia di don Gaetano, che ha retto sin dal 1961. Sulla bara le Sacre Scritture, la stola e una foto del sacerdote scomparso. “Ha donato tutta la sua vita per questa comunità - ha ricordato nell’omelia l’arcivescovo - un uomo giusto che aveva uno sguardo attento nei confronti di tutti. Un sacerdote diretto nell’interloquire, esuberante nelle iniziative, zelante, non usava diplomazia nel confrontarsi con gli altri, era amato soprattutto per questo rapporto diretto che toccava il cuore delle persone. Usciva dal recinto del luogo sacro cercando di rendere sacra la vita di tutti gli uomini, con capacità propositiva, sempre presente nelle attività sportive, ludiche, artistiche, un uomo di mondo ma non di mentalità mondana, umile sempre in mezzo alla gente. Quando gli feci presente l’opportunità dell’avvicendamento, la sua risposta fu immediata: se me lo chiede il vescovo, nell’ubbidienza è la cosa più bella che io possa celebrare. È stato pronto, ubbidiente e gioioso, con un affidamento totale anche quando ha accolto il suo successore. Il Signore lo ha trovato pronto e umile per entrare in Paradiso. Padre Murolo ha colto i colori più belli della vita - ha concluso monsignor Accolla - e adesso allestirà la mostra più bella davanti al Padre Eterno con tutte le tinte che ha usato per colorare la sua vita e quella dei fratelli a lui affidati durante il suo ministero”.
Al termine della funzione è intervenuto il sindaco di Roccalumera, Giuseppe Lombardo: “Sono senza fascia tricolore perchè partecipo al rito da parrocchiano - ha detto emozionato - ma intervengo con gioia perchè chi è buon cristiano sa che non conta quando si va via, ma conta quello che si lascia. Quello che ha fatto lui per questa parrocchia non si cancellerà mai, lascia un segno che rimarrà in eterno nella storia, ha vissuto a colori per come ha esercitato il suo sacerdozio tenendo insieme una parrocchia divenuta modello per la riviera jonica. Non sarà facile dimenticarlo”. A nome della comunità parrocchiale è intervenuto Nino Romeo: “Per noi è stato tanto, tante persone e tante cose, un uomo generoso al limite della prodigalità e con un’esuberanza prorompente, un uomo colto che amava la cultura e la musica classica. Un padre ed un amico, non celebriamo la sua morte ma gli diciamo grazie e diciamo grazie al Signore per avercelo dato”. La nipote ha ringraziato a nome della famiglia quanti sono stati accanto allo zio fino all’ultimo giorno e padre Imbesi per aver consentito a padre Murolo di rimanere nella canonica fino al termine dei suoi giorni.