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L'ultimo saluto di Furci Siculo a Pippo Catania: "Anche questa volta hai vinto tu" - FOTO
di Redazione | 07/10/2023 | ATTUALITÀ
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Centinaia di persone per rendere omaggio al 63enne
“Anche questa volta hai vinto tu, perché hai costruito rapporti che nessuno potrà scalfire o dimenticare e tutte le persone che ti hanno reso omaggio sono l’unica risposta da dare alla domanda su chi eri”. Per Furci Siculo quello di oggi doveva essere il giorno della solennità liturgica della sua patrona, invece la chiesa madre ha ospitato dolore e tristezza per l’addio ad un figlio della comunità la cui vita è stata spezzata troppo presto. Un paese silenzioso e immobile oggi pomeriggio per l’ultimo saluto a Pippo Catania, scomparso tragicamente lunedì sera dopo un assassinio che ancora lascia increduli. La chiesa patronale non ha potuto accogliere le centinaia di persone arrivate per porgere l’ultimo omaggio al 63enne poliziotto in pensione da alcuni anni, il cui sorriso brilla su uno striscione appeso in cima al palazzo che si affaccia sulla piazza, affollata di cittadini, conoscenti, amici, con impressa la frase “Sarai per sempre nei nostri cuori”. Sopra la bara, giunta a spalla dall’abitazione dell’ex sovrintendente in servizio alla Squadra Mobile di Messina, la spada della Polizia e la maglia numero 10 del Calcio Furci, la squadra di cui era dirigente. “È un momento di grandissima sofferenza, soprattutto per i familiari ma per tutti noi - dice il parroco Massimo Briguglio durante la funzione, concelebrata da don Santino Caminiti e don Luigi Ruggeri - ogni dolore di questo mondo dobbiamo vederlo in prospettiva di un’eternità beata, il dolore è momentaneo e se viviamo e moriamo facendo del bene e mettendoci amore, l’amore stesso torna a noi moltiplicato. Ma dobbiamo affidarci al Signore - esorta i partecipanti alla funzione - e chiedere misericordia, consolazione, sostegno, speranza e fede”. Davanti al feretro, avvolti dal dolore, gli anziani genitori, la moglie Loredana, i figli Giovanni, Alessio e Marco, familiari e parenti; poco distanti il sindaco Matteo Francilia, con la fascia tricolore, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di cui Giovanni Catania fa parte come assessore; esponenti delle Forze dell’ordine tra cui il vicequestore vicario Antonio Borrelli della Polizia di Stato, il comandante della Compagnia Carabinieri di Taormina capitano Giovanni Riacà; presenti anche i volontari del Gruppo comunale di Protezione civile, dell’Associazione nazionale Carabinieri di Santa Teresa di Riva, giocatori e dirigenti della locale squadra di calcio. "L’affetto così grande da parte di tutti voi è l’unica risposta da dare e che testimonia chi era Pippo Catania - dice al termine della funzione il figlio Giovanni, ringraziando le migliaia di persone che in questi giorni si sono strette attorno a lui e ai suoi cari - siamo già una grande famiglia ma ci siamo sentiti una famiglia immensa, perchè con piccoli e grandi gesti siete sempre stati vicini. Chi semina raccoglie e si vede dalle persone che giornalmente venivano a trovarci, dalle centinaia di messaggi giunti da ogni parte del mondo, dalle persone che hanno preso un aereo per venire qui a piangere con noi. Mio padre era l’amico di tutti, aveva una buona parola per tutti, sempre disponibile, gioioso e solare, con il sorriso e la battuta pronta. Sono sicuro che anche lassù è fiero e orgoglioso di noi, ancora più di prima, ne abbiamo tanto bisogno - ha proseguito - aveva il desiderio di diventare nonno, sapeva che se il nipotino fosse stato maschio avrebbe preso il suo nome. E quando nascerà tanti gli parleranno del nonno come se fosse un eroe. Anche questa volta hai vinto lui, perché ha costruito rapporti che nessuno può scalfire o dimenticare”. All’uscita lunghi applausi e l’ultimo omaggio della comunità, poi il feretro è portato a spalla lungo la via IV Novembre verso il cimitero cittadino. Anche da lì Pippo Catania continuerà a sorridere e voler bene a tutti.