Sabato 23 Novembre 2024
Nuovo look voluto dall'Amministrazione. Ciò consentirà di riasfaltare tutta la strada


Lungomare S. Teresa, addio alle tamerici: arriveranno nuove piante

di Andrea Rifatto | 20/01/2016 | ATTUALITÀ

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Il lungomare prima e dopo la rimozione delle tamerici

Addio alle tamerici sul lungomare di S. Teresa di Riva. Ieri è iniziata infatti la rimozione degli alberi posizionati circa 20 anni fa nelle aree di sosta lato mare allo scopo di abbellire l’arteria: gli interventi hanno preso il via dalla zona sud fino a via Torrente Portosalvo, contestualmente alla realizzazione del nuovo manto stradale, e rientrano in un’operazione di restyling decisa dall’Amministrazione comunale. Diversi cittadini si sono detti sorpresi da tale decisione, che sembrerebbe "spogliare" la via marina dalla vegetazione che l'ha accompagnata negli ultimi lustri. A spiegarne i motivi è stato il vicesindaco Danilo Lo Giudice. “Negli anni precedenti abbiamo ricevuto numerose segnalazioni relative alla resina rilasciata dalla tamerici, che ovviamente danneggia le auto in sosta oltre che rendere difficoltoso il transito dei passanti e lasciare il marciapiede sempre imbrattato. Era già intendimento dell'Amministrazione, considerando anche che molti esemplari sono stati abbattuti negli anni dalle auto che si apprestavano a parcheggiare, sostituire le tamerici con altre piante al fine di riqualificare il lungomare. Con i lavori di metanizzazione – spiega Lo Giudice – abbiamo deciso di accelerare questa sostituzione, per far sì che la bitumazione interessi l'intera sede stradale perché diversamente avremmo dovuto rinunciare ad asfaltare la parte di lungomare relativa ai parcheggi e alla pista ciclabile nella zona sud, senza contare che comunque tutto il lavoro di rifacimento del manto sarebbe stato compromesso in quanto ci sarebbero stati problemi causati dalle diverse pendenze tra asfalto vecchio e nuovo, che non avrebbero consentito di raccogliere adeguatamente le acque piovane”. Il lungomare sarà dunque riasfaltato per l’intera larghezza, compreso il percorso roservato alle due ruote, a differenza di quanto comunicato dall’impresa esecutrice all’avvio delle opere. Proprio la presenza degli alberi aveva impedito anni fa, in occasione dell’ultimo intervento di bitumazione, di rifare il manto sull’intera sede stradale, visto che i mezzi non riuscirono ad operare nella zona di sosta lato mare: situazione che non si ripeterà questa volta.

Le tamerici rimosse non finiranno però in discarica ma verranno collocate sempre all'interno del territorio comunale, nelle zone sud e nord del paese e lungo il percorso ecologico del torrente Agrò. "Nel periodo consigliato, ad aprile, procederemo a piantare nuove piante – precisa Lo Giudice – anche perché farlo adesso sarebbe rischioso”. L’Amministrazione ha già qualche idea sulla specie da scegliere per rifare il verde del waterfront santateresino ma valuterà attentamente quale sarà quella migliore. Le decisione di piantare le tamerici sul lungomare a fianco del marciapiede, come detto da numerosi esperti in questi anni, non fu molto azzeccata, soprattutto per la "sudorazione" tipica di questo genere di pianta, che si manifesta sotto forma di gocce di resina chiara che generano una vera e propria pioggia che colpisce chi si trova sotto la chioma. Ma ciò probabilmente avvenne in ossequio al detto Tamaricium sive Palma, luogo di tamerici e palme, con cui anticamente veniva identificata la nostra costa. Al posto delle tamerici, dunque…

Più informazioni: lungomare santa teresa  


COMMENTI

Pippo Sturiale | il 21/01/2016 alle 07:54:42

Le tamerici (ovverossia "i brucari") stavano bene prima quando sul mare c'erano solo i bastioni ed erano dei cespugli bassi: proteggevano dalla salsedine del mare ('a sintina). Ma palme e tamerici oggi sul lungomare non ci stanno e lato mare sarebbe bene non mettere nulla. Una volta, quando fu costruito il lungomare, chiesi all'azienda forestale dei consigli sulle piante più adatte: consigliarono il "pinus pinea", cioè il pino domestico (quello delle pigne!), con l'avvertenza che rompe i marciapiedi, quindi ha bisogno di ampio spazio libero attorno senza cemento.

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