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L'urlo di dolore di S. Teresa per Angelo: un altro dramma che ferisce la comunità
di Santo Trimarchi | 16/01/2019 | ATTUALITÀ
di Santo Trimarchi | 16/01/2019 | ATTUALITÀ
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L'assistente capo di Ps Angelo Spadaro
La notizia della morte del poliziotto Angelo Spadaro nel tragico incidente sull'autostrada Me-Ct ha lasciati attoniti i cittadini della comunità di Santa Teresa di Riva, dove risiede la famiglia del giovane agente, benvoluto e rispettato da tutti per la gentilezza e la giovialità del suo carattere. Nella mattinata di ieri, mentre si è diffusa l'informazione della tragica scomparsa di un figlio della cittadina, è cambiata la giornata di tanti suoi compaesani, familiari, parenti, amici, colleghi, conoscenti, che lo hanno visto crescere e diventare un solerte servitore della Polizia di Stato, in servizio dal 1995 alla Sottosezione Polstrada di Giardini Naxos. É proprio il caso di dire che non ci sono parole, perché la sorpresa è stata grande ed ha sconvolto tutti, lasciando nell'incredulità, nella meraviglia, nel dispiacere, nel dolore, che, unito a quello dei familiari, è diventato un urlo, l'unico modo di far sentire forte l'angoscia che attanaglia il corpo, entra nel cuore spezzato ed apre una ferita sanguinante. Ancora una volta c'è un dramma che viene vissuto in comune nel nostro paese per un evento inaspettato, improvviso e sconvolgente, dalla notte al giorno, che ha messo in uno stato di sconforto, di smarrimento, di sofferenza generale. Per questa ragione si ritiene giusto rimanere vicini alla famiglia colpita dal grave lutto e si vuole esprimere un sincero sentimento di partecipazione al dolore sopraggiunto per la perdita del proprio caro. In questo momento funesto, infatti, cambia il corso naturale della vita e si è posti, pur in modo crudele, di fronte alla realtà della morte, per cui spuntano domande, dubbi, incertezze e riflessioni sul senso dell'esserci adesso, nella quotidianità dei giorni, nella banalità delle situazioni. Purtroppo vengono meno le parole che servono, subentrano le emozioni intrise di amarezza, di tristezza e di delusione, con la difficoltà e il disagio di poter leggere dentro la realtà della nostra esistenza precaria, in balia delle onde, della tempesta, della bufera che attraversa il cuore e strappa, sradica, spezza, lancia nel vuoto della storia. Resta un silenzio pesante, un mistero da svelare, una preghiera da fare a Dio a cui affidarsi perché ha mandato il suo Figlio Unigenito Gesù ad abitare tra gli uomini, vivere la passione e morire sulla croce per la salvezza del mondo, di questo mondo che non ci appartiene Il ricordo della Questura di Messina
Morire adempiendo il proprio dovere in una fredda notte di gennaio sull’A18 per segnalare il pericolo imminente salvaguardando la vita di quanti sopraggiungevano e mettendo a repentaglio la propria. Un destino crudele quello dell’Assistente Capo Coordinatore della Sottosezione della Polizia Stradale di Giardini Naxos, Angelo Spadaro, travolto da un mezzo pesante sotto gli occhi attoniti del collega Assistente Capo Giuseppe Muscolino, ferito ma sopravvissuto. Sgomento e dolore fra coloro che lo conoscevano e ne apprezzavano le grandi doti umane e professionali. Dedizione, passione, competenza le peculiarità di questo poliziotto che amava fortemente il proprio lavoro, la strada, quella famiglia, Polizia di Stato, alla quale tanto aveva dato ed alla quale tanto continuava a dare. Un uomo speciale di cui, sia noi sia i colleghi della Stradale, conserveremo gelosamente il ricordo che, con il suo ultimo gesto, ha salutato questo mondo dando prova di quella straordinaria generosità che sempre lo ha contraddistinto. Ciao Angelo.