Maltempo di novembre, dichiarato lo stato di calamità per 6 comuni messinesi
di Redazione | 26/12/2019 | ATTUALITÀ
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Il mare sulla Statale 114 a Scaletta
Anche per le alluvioni che si sono abbattute sulla Sicilia a metà novembre, il governo Musumeci ha deciso di dichiarare lo stato di calamità e di avanzare conseguentemente all'esecutivo centrale la richiesta dello stato d'emergenza che consentirà di ottenere le risorse necessarie a riparare i danni subiti e a mettere in sicurezza i territori colpiti. In precedenza lo stesso provvedimento era stato adottato in occasione degli eventi meteorologici particolarmente avversi registratisi negli scorsi mesi di settembre e ottobre. Così come accertato dal Dipartimento della Protezione civile della Presidenza della Regione Siciliana, sono 26 i comuni (6 in provincia di Messina) sui quali si sono abbattute trombe d'aria e forti temporali che hanno provocato allagamenti in aree urbane, frane, esondazioni di corsi d'acqua, crolli di infrastrutture e di alberi e interruzioni nei collegamenti stradali e ferroviari. In provincia di Messina lo stato di calamità è stato dichiarato per i comuni di Furci Siculo, Scaletta Zanclea, Messina, Gioiosa Marea, Lipari e Montalbano Elicona; nell'Agrigentino, oltre al capoluogo, Cammarata, Licata, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Racalmuto e Ribera; Niscemi e Sutera nel Nisseno; Catania, Ramacca e Caltagirone in provincia di Catania; Agira, Assoro e Regalbuto nell'Ennese; Ragusa, Comiso, Giarratana e Modica nel Ragusano e infine Palazzolo Acreide in provincia di Siracusa. “La stima dei danni è ancora in corso – afferma il governatore Nello Musumeci - anche perché si attendono le valutazioni definitive da parte delle amministrazioni locali. Ma c'è l'assoluta esigenza di ripristinare ovunque condizioni che consentano un ritorno alla normalità, eliminando ogni ulteriore situazione di rischio per le popolazioni. Si tratta di aree particolarmente vulnerabili per le quali non vanno lesinate risorse: gli interventi dovranno essere tempestivi e, soprattutto, risolutivi”. Tecnicamente, la giunta di Palazzo Orleans ha chiesto per i nuovi territori colpiti l'estensione della dichiarazione dello stato di calamità deliberata lo scorso primo novembre, sollecitando la relativa dichiarazione dello stato di emergenza alla Presidenza del Consiglio dei ministri.