Maltempo, occhi puntati su torrenti e passerelle
di Andrea Rifatto | 05/10/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 05/10/2018 | ATTUALITÀ
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Il torrente Agrò ieri pomeriggio
I forti temporali di ieri pomeriggio che hanno colpito tutto il comprensorio jonico hanno fatto subito andare la preoccupazione alla situazione dei torrenti e al rischio di esondazione che incombe ad ogni acquazzone. Dalle 16.30 alle 18.30 si sono abbattuti sulla zona dei sistemi temporaleschi a mesoscala (serie di V-Shaped) che si sono portati velocemente verso nord in direzione dello stretto di Messina, fortunatamente senza provocare gravi danni. La stazione pluviometrica di Antillo ha registrato la caduta in tre ore di ben 25 millimetri di pioggia e ciò ha fatto temere in particolare per un’eventuale piena del torrente Agrò, che per fortuna non c’è stata. In caso contrario sarebbe stata inevitabile la chiusura della passerella tra S. Teresa e S. Alessio, che è rimasta praticabile perché il livello dell’acqua non ha raggiunto la sede stradale, grazie anche ai lavori di pulizia e sagomatura dell’alveo predisposti da Anas e in corso in questi giorni. La situazione è stata monitorata per tutto il pomeriggio dai Corpi di Polizia municipale dei due comuni, dai carabinieri delle Stazioni della val d’Agrò e dal personale Anas. Sotto controllo anche lo stato dell’altra passerella, quella sul torrente Fiumedinisi tra Nizza e Alì Terme (foto sotto), rimasta percorribile e monitoraca costantemente dal sindaco Piero Briguglio e dai funzionari dell'Ufficio tecnico, come anche il torrente Landro. L’eventuale chiusura delle due infrastrutture sostitutive dei ponti della Statale 114 avrebbe comportato grossi disagi alla viabilità, visto che l’unica alternativa sarebbe stata l’autostrada A18, anch’essa soggetta a forti allagamenti con rallentamenti. In caso di maltempo gli automobilisti non hanno quindi che affidarsi alla speranza. Proprio ieri lo stato di manutenzione dei torrenti è stato attenzionato dal meetup Grilli Jonici Messinesi, che ha lanciato un allarme lamentando come le misure manutentive per la mitigazione del dissesto idrogeologico nell’intero comprensorio jonico siano inadeguate e in alcuni casi inesistenti. A ribadirlo è stato Francesco Aloisi, attivista M5S di Scaletta e organizer del meetup Grilli Jonici Messinesi dopo accurati sopralluoghi eseguiti insieme ad alcuni parlamentari Cinque Stelle. “Dal 2016 il sottopasso alla base del torrente Divieto a Scaletta è invaso da oltre un metro di sterpaglie che hanno pericolosamente innalzato l’alveo, limitando così il normale deflusso delle acque, oltre alla presenza di arenile che negli anni si è depositato alla foce del torrente – denuncia Aloisi – e questo stato di abbandono perdura da anni malgrado l’impegno del primo cittadino di Scaletta, che ha dovuto fare i conti con la burocrazia e con un conflitto di competenze fra Protezione civile, Genio civile, Ferrovie dello Stato e Demanio. Situazione analoga a quella del torrente Racinazzi, invaso dalle sterpaglie e alle prese con problemi strutturali che causano allagamenti alle abitazioni limitrofe, con tanto di detriti che si riversano sulla Ss 114, nonostante i recenti lavori di ampliamento dell’alveo ad opera del Genio Civile, poi interrotti per mancanza di fondi. Anche il letto del torrente Itala è invaso da materiale detritico e dalla vegetazione ed il corso d’acqua rischia di straripare ad ogni acquazzone. La stagione delle piogge è iniziata e i disagi non sono mancati, lo stato in cui giacciono i torrenti Itala, Racinazzi e Divieto non è accettabile e a mio avviso tale status mette a rischio l’incolumità della cittadinanza – conclude l’attivista scalettese – per questi motivi in settimana convocheremo una riunione congiunta insieme ai sindaci e ai comitati locali per sollecitare per l’ennesima volta la Protezione civile”.