Giovedì 21 Novembre 2024
La relazione della Dia sul primo semestre 2023: territorio crocevia di traffici illeciti


Mappa della mafia nella zona jonica: la vocazione turistica attira spaccio e riciclaggio

di Andrea Rifatto | 26/06/2024 | ATTUALITÀ

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Il clan Cintorino opera nella fascia jonica

Il territorio messinese si conferma crocevia di traffici illeciti in cui, nel tempo, è stata riscontrata la presenza oltre che dei sodalizi locali anche di altre matrici mafiose, quali cosa nostra palermitana, catanese e le cosche ‘ndranghetiste, e la fascia jonica, dalla periferia sud di Messina al confine con la provincia di Catania, risente dell’influenza dei gruppi criminali etnei. È il quadro che emerge dalla relazione della Direzione Investigativa Antimafia sull’attività svolta e i risultati conseguiti nel primo semestre 2023, inviata al Parlamento italiano. La fascia jonica costituisce da sempre un’area d’influenza delle organizzazioni mafiose etnee attive, soprattutto, nel traffico di droga e nel riciclaggio di capitali illecitamente accumulati: nel primo caso la Dia richiama le operazioni “Good Easter”, “Fiori di Pesco”, “Isola Bella”, “Alcantara” e “Pitagora”, quest’ultima conclusa nel settembre 2022 dalla Guardia di Finanza di Messina ed avviata sulla scorta delle propalazioni rese da un collaboratore di giustizia, che ha disvelato l’esistenza di un sodalizio criminale (contiguo ai clan mafiosi catanesi Cintorino, Laudani e Cappello), attivo nelle province di Catania e di Messina, dedito all’approvvigionamento e alla commercializzazione di considerevoli quantità di stupefacente e con a capo un pluripregiudicato di Giardini Naxos riconducibile al clan Cintorino. L’area jonica è notoriamente una zona a grande vocazione turistica, in cui è marcato il rischio di riciclaggio di capitali di provenienza illecita, anche dall’Est Europa.

Recenti indagini eseguite nella zona jonica, che ben si presta, grazie ai flussi turistici, ad essere piazza di spaccio di rilievo, hanno riconfermato come il business degli stupefacenti favorisca forme di sinergica collaborazione criminale in grado di superare anche storiche rivalità tra clan, come ha testimoniato l’operazione “Tuppetturu” del Tribunale di Catania condotta dalla Guardia di Finanza, che sebbene incentrata sui clan catanesi Brunetto di Giarre e Cintorino di Calatabiano, ha confermato l’influenza dei sodalizi etnei nel messinese e, in particolare, a Taormina. L’interesse criminale nel settore della droga emerge dagli esiti di due distinte indagini concluse nel primo semestre 2023: l’8 febbraio 2023 i Carabinieri della Compagnia di Taormina, nell’ambito dell’operazione “Cotto e Crudo”, hanno appurato l’operatività di un sodalizio criminale dedito al traffico e allo spaccio di cocaina e crack nei territori compresi tra i comuni di Furci Siculo e Santa Teresa di Riva, con l’arresto di 9 persone ritenute responsabili dei reati di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e cessione di stupefacenti.


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