Giovedì 21 Novembre 2024
Incidente sul lungomare in un tratto sconnesso per l'assenza di manutenzione


Marciapiedi-trappola a Santa Teresa, un altro pedone cade e finisce in ospedale - FOTO

di Andrea Rifatto | 05/04/2021 | ATTUALITÀ

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I soccorsi alla donna caduta

Continuano a riservare brutte sorprese i marciapiedi di Santa Teresa di Riva, in diverse zone dissestati e pieni di insidie che rendono pericolosa la circolazione dei pedoni. L’ultimo episodio spiacevole si è verificato nei giorni scorsi sul lungomare, dove una donna di 59 anni di Castelmola, che stava camminando sul marciapiede lato mare, è finita rovinosamente a terra mentre si trovava al centro del paese, nei pressi di via Pozzo Lazzaro. In quel tratto, infatti, la pavimentazione si presenta sconnessa per via di un cedimento, lungo alcune decine di metri, che nella parte centrale che ha creato uno scalino difficilmente percepibile per i passanti e dunque causa di possibili cadute. La donna ha quindi perso l’equilibrio cadendo sul selciato e battendo violentemente una spalla, rimanendo immobile a terra: a soccorrerla è giunta una pattuglia della Polizia municipale e il medico del Pte di piazza Municipio, che ha prestato le prime cure in attesa dell'arrivo dell’ambulanza del 118, di rientro da un altro intervento. La donna, nel frattempo raggiunta da un’amica santateresina, è stata quindi immobilizzata e condotta all’ospedale “San Vincenzo” di Taormina con una sospetta frattura alla spalla e contusioni varie. Una brutta caduta che segue le tante avvenute in questi anni a Santa Teresa, dove solo negli ultimi dodici mesi sono pervenute al municipio richieste di risarcimento danni per almeno 200mila euro in seguito a incidenti imputati al cattivo stato delle strade e dei marciapiedi della cittadina jonica. Una delle ultime è stata presentata proprio per una caduta sul marciapiede lato monte del lungomare, nei pressi di via Pozzo Lazzaro, riportata nel dicembre 2016 da una donna che ha chiesto il pagamento di 40mila euro per essere inciampata a causa del dissesto della pavimentazione. Molti di questi infortuni si sarebbero potuti evitare se solo l’Amministrazione avesse attuato un serio piano di manutenzione di marciapiedi e strade, soprattutto in zone dove non si interviene da almeno 20 anni, come ad esempio il lungomare e in particolare il frequentato marciapiede lato mare, dove esistono diversi pericoli per i pedoni e quanti praticano footing e jogging, vista la presenza di mattonelle consumate, piastrelle divelte, tombini sollevati e non più allineati alla pavimentazione con pericolosi spuntoni in ferro. Attualmente sono in corso lavori di manutenzione per circa 20mila euro ma si tratta di interventi tampone che non risolveranno tutte le criticità. Andando avanti così, sarà inevitabile continuare a ricevere richieste di risarcimento danni.



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