Sabato 23 Novembre 2024
Vertice in Prefettura con sindaci, Arpa e Asp dopo le segnalazioni da Furci


Mare sporco, nessun inquinamento ma in estate aumenteranno i controlli

di Andrea Rifatto | 25/10/2018 | ATTUALITÀ

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L'incontro in Prefettura

Nessun fenomeno di inquinamento nel mare jonico, tra Scaletta e Letojanni. È quanto emerso ieri mattina nel corso della riunione in Prefettura finalizzata a un esame congiunto della problematica delle scie inquinanti presenti negli ultimi mesi. All’incontro nella sala di Protezione Civile, presieduto dal prefetto Maria Carmela Librizzi, hanno partecipato i sindaci di Furci e Roccalumera, Matteo Francilia e Gaetano Argiroffi, l’assessore alla Protezione civile di Pagliara Enzo Riparare, il comandante della Capitaneria di Porto Nazzareno Laganà, il direttore dell’Arpa di Messina Antonino Marchese, il responsabile del Laboratorio di Sanità pubblica dell’Asp peloritana Giuseppe Trimarchi, il gestore del depuratore consortile di Roccalumera e i tecnici comunali. Il tavolo è stato costituito dopo le segnalazioni inviate da Francilia in merito al presunto inquinamento delle acque marine negli ultimi mesi, che secondo quanto discusso ieri si registra ogni anno a conclusione della stagione estiva, nel periodo compreso tra la fine di agosto e la metà di settembre. A tale riguardo, si è preso atto che le periodiche attività di monitoraggio svolte dall’Arpa sull’acqua marina e dall’Asp sulle aree di balneazione non hanno fatto emergere, nella zona interessata, alcuna situazione di criticità. Tuttavia il prefetto, in relazione alla problematica segnalata e atteso il carattere temporaneo del fenomeno, ha sottolineato la necessità di intensificare, nell’arco temporale sopra indicato, l’attività di monitoraggio dell’area marina in questione a cura di Asp, Arpa e Capitaneria di Porto, in base agli specifici profili di competenza, al fine di risalire alle cause che ne determinano l’insorgere. Librizzi si è inoltre riservata di segnalare per tempo la questione all’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, che, nell’ambito delle azioni a tutela e salvaguardia dell’ambiente, ha avviato un programma di monitoraggio del mare al largo delle coste siciliane, svolto, durante la stagione estiva, con appositi campionamenti tramite le due imbarcazioni di Arpa Sicilia, Galatea e Teti. “Sono molto soddisfatto dell’incontro – ha commentato al termine Francilia – ci hanno rassicurato sull’assenza di inquinamento spiegandoci che le scie e le bolle in mare sono dovute a un processo naturale di fioritura delle alghe a causa del cambio della temperatura. Inoltre abbiamo avuto conferma di come il depuratore di Roccalumera funzioni perfettamente”.

Più informazioni: mare sporco  


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