Giovedì 21 Novembre 2024
Secondo incontro dei sindaci della zona jonica. Si monitorano scarichi e torrenti


Mare sporco, spunta l'idea del battello per pulire l'acqua. Ma venne già bocciata nel 2015

di Andrea Rifatto | 17/09/2020 | ATTUALITÀ

1438 Lettori unici

L'incontro alla Città metropolitana

Dalla Regione alla Città metropolitana, cambiano i tavoli ma resta il problema del mare inquinato lungo la costa jonica. E qualche soluzione prospettata non risolverà le criticità, perchè molto probabilmente non sarà attuabile. La questione, dopo l’incontro di giovedì all’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, è stata discussa a Palazzo dei Leoni, dove il sindaco metropolitano Cateno De Luca ha convocato i colleghi dei 12 comuni tra Giardini e Scaletta, il presidente del Consorzio Rete Fognante di Taormina e il presidente dell’Amam, accogliendo una richiesta giunta dal sindaco di Santa Teresa, Danilo Lo Giudice. All’invito, oltre Lo Giudice, hanno risposto i primi cittadini Giovanni Foti (Sant’Alessio), Matteo Francilia (Furci) in rappresentanza anche di Roccalumera, Piero Briguglio (Nizza), Gianfranco Moschella (Scaletta), il vicesindaco di Alì Terme Nino Melato e il presidente dell’Amam, Salvo Puccio. Al centro del dibattito le scie di reflui fognari e rifiuti che hanno solcato per tutta l’estate la costa, la cui provenienza rimane sconosciuta: “Un’annosa questione che ogni anno puntualmente si ripropone in coincidenza dell’inizio della stagione balneare per poi essere dimenticata fino all’anno successivo” ha ammesso De Luca. Anche qui, come a Palermo, è stato ribadito un punto fermo: “Si è appurato in maniera chiara che i depuratori possono incidere per il 5-10% ma non sono la causa della tragica situazione che si è verificata questa estate - spiega il sindaco Briguglio - con la presenza di rifiuti solidi in mare che provengono da discariche abusive nei torrenti e da altri siti. Nel Catanese, inoltre, vi sono comuni già sotto procedura di infrazione europea per gli scarichi fognari in mare e alcuni grossi centri non hanno neanche i depuratori.

Adesso si procederà a verificare lo stato degli impianti e per quello di Nizza la Regione sta velocizzando le procedure per appaltare i lavori di ammodernamento, nel frattempo abbiamo affidato la sostituzione della condotta di scarico in mare lesionata”. Dunque ricognizione della situazione esistente dei depuratori ma non solo: “Ogni sindaco verificherà la presenza di rifiuti abbandonati nei pressi di corsi d’acqua e della stessa battigia - ha evidenziato De Luca - per provvedere immediatamente alla bonifica e allo smaltimento. Inoltre, al fine di attuare immediatamente azioni volte alla pulizia e filtrazione delle acque di mare, attiverò a stretto giro un servizio di raccolta dei rifiuti galleggianti(solidi e liquidi) mediante l’utilizzo di un battello tipo ‘Pelikan’”. Si tratta di imbarcazioni che ripuliscono il mare da spazzatura e sostanze oleose, ma che già nel 2015, a seguito di un incontro sulla stessa problematica, la Guardia costiera evidenziò non fossero utilizzabili nelle ore di balneazione (9-19) in quanto mezzi a motore. Dunque si rischia di perdere tempo. “Un’imbarcazione già utilizzata in altre località balneari e ci auguriamo che la Regione possa intervenire anche economicamente per poter sostenere questa ipotesi - dice invece Lo Giudice - condivisa da tutti i sindaci presenti”. Più che spazzare il mare, bisognerà comunque concentrarsi a cercare le fonti di inquinamento. 


COMMENTI

Non ci sono ancora commenti, puoi essere il primo.

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.