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Mareggiata e danni a Santa Teresa di Riva, grido d'allarme dei pescatori locali
di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ
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Impossibile raggiungere la spiaggia per il dislivello
Disagi anche per il settore ittico dopo il maltempo che ha colpito Santa Teresa di Riva la scorsa settimana. La società cooperativa “Borgo dei Pescatori”, armatrice di tre imbarcazioni da pesca con tre marittimi-pescatori imbarcati a bordo, ha inviato una lettera al Comune e per conoscenza all’Ufficio locale marittimo di Giardini Naxos, alla Capitaneria di Porto di Messina, alla Prefettura e all’Assessorato regionale Agricoltura e Pesca mediterranea chiedendo la dichiarazione dello stato calamità per la cittadina jonica e l’attivazione di misure di compensazione socio-economiche. Nota che è stata allegata alla delibera con la quale la giunta comunale ha chiesto alla Regione la dichiarazione dello stato di emergenza poche ore prima che giungesse in paese il presidente della Regione, Renato Schifani, che successivamente ha proclamato lo stato di crisi per tutti i comuni siciliani colpiti dal maltempo, compreso il centro jonico. «Gli eventi meteo-marini avversi del 17 e 18 gennaio, con violente mareggiate che hanno coinvolto principalmente Santa Teresa di Riva - scrive Rosario Davì, rappresentante legale della società cooperativa con sede in via Sparagonà - hanno causato seri danni al territorio costiero e alle attività produttive di pesca, connesse all’impossibilità dell’esercizio della piccola pesca costiera professionale in quanto le imbarcazioni non possono essere trasportate in mare per le voragini presenti fra il lungomare e l’arenile». Una criticità legata all’azione erosiva dei marosi, che hanno divorato le rampe che dal piazzale Antonio Stracuzzi, all’estremità sud del paese a ridosso della foce del torrente Agrò, consentono il trasferimento delle imbarcazioni sulla spiaggia, dove avvengono le operazioni di varo e alaggio. «Nei giorni del maltempo e tutt’ora - prosegue Davì - le nostre imbarcazioni non hanno potuto e non possono esercitare attività lavorativa in mare in sicurezza, sia per il permanere delle condizioni meteo-marine non idonee e sia per le notevoli difficoltà legate alla grave erosione della costa conseguente alle forti mareggiate. Eventi calamitosi che comportano per la società cooperativa “Borgo dei Pescatori” l'impossibilità a porre in essere la normale attività lavorativa, provocando di fatto la mancanza di produttività e conseguentemente un minore reddito, aggravando la già negativa situazione economica dell’impresa». Il rappresentante legale della cooperativa ha quindi chiesto alle istituzioni di poter accedere ad eventuali futuri sostegni e misure di compensazione socio-economiche e all’Assessorato regionale Agricoltura e Pesca Mediterranea l'attivazione dell'art. 39 della Legge regionale 9/2019, che prevede un fondo di solidarietà regionale della pesca destinato alla concessione di contributi alle imprese e ai relativi equipaggi colpiti da calamità naturali, avversità meteomarine di carattere eccezionale o naufragi.