Giovedì 21 Novembre 2024
Un gruppo di filantropi ha modificato 99 dispositivi per destinarli ai ricoverati


Maschere salvavita contro il Covid-19: il dono della zona jonica agli ospedali siciliani

di Francesca Gullotta | 12/04/2020 | ATTUALITÀ

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Alcune delle maschere consegnate negli ospedali

L’emergenza Coronavirus ha fatto “sbocciare” molte iniziative di solidarietà su più fronti, primo fra tutti in quello sanitario dove medici, infermieri e personale che a vario titolo opera negli ospedali fronteggiano quotidianamente il “nemico” spesso senza le dovute protezioni. Da qui l’idea di alcuni filantropi che hanno deciso di mettere a disposizione le loro competenze ingegnandosi nella trasformazione di maschere subacquee che sono state appositamente modificate per diventare ventilatori polmonari, grazie anche ad un’azienda di Francavilla di Sicilia che ha convertito la sua produzione per stampare in 3D le valvole adattative. Con impegno e dedizione sono riusciti a farsi arrivare un carico di 99 maschere dall’azienda Decathlon che sono state opportunamente adattate per poter incastrare alcune valvole a cui collegare i tubicini dell’ossigenazione evitando così di intubare i pazienti affetti da Covid-19. Un lavoro certosino e prezioso compiuto da un gruppetto di persone della zona jonica che hanno deciso di restare nell’anonimato, a sostegno di chi si troverà a dover affrontare l’emergenza. I dispositivi sono stati distribuiti negli ospedali di Catania, Acireale, Caltagirone ed Enna, mentre nella provincia di Messina oltre agli ospedali della città dello Stretto, le maschere sono state consegnate anche nei nosocomi di Patti, Barcellona e all’ospedale “San Vincenzo” di Taormina per “coprire” i quattro posti di terapia intensiva, mentre una è stata fatta recapitare anche alla postazione del 118 di Letojanni.

La consegna delle maschere è stata accompagnata da una lettera in cui si spiegano i motivi che hanno indotto i filantropi a compiere questo nobile gesto. “L’estrema difficoltà che sta attraversando il nostro Paese e il sistema sanitario, ci ha indotto con profondo senso del dovere, di attivarci per offrire sostegno a tutti coloro che lottano contro la pandemia del Covid-19. È una battaglia che chiama tutti a dare il proprio contributo e fare fronte comune. In queste settimane abbiamo raccolto le esperienze di tanti medici in prima linea, verificando l’utilità di alcuni sistemi riadattati ed utilizzati nei reparti di rianimazione e terapia intensiva. Spronati da ciò, abbiamo coinvolto un’azienda siciliana che si è riadattata per realizzare le valvole “Charlotte” sperimentate nell’ospedale di Bergamo, utilizzando il know-how dell’azienda che le ha brevettate. Con questo sistema si ha la possibilità di trasformare le maschere snorkeling tipo easybreath e l’azienda siciliana chi ha realizzato oltre 100 valvole adattative “Charlotte”. Oggi – si legge ancora - siamo nelle condizioni di poter donare questi “strumenti” a vari covid-hospital delle province di Catania, Messina ed Enna che, in mani esperte, possono diventare ausili per la cura dei pazienti affetti da Covid-19”. Un grande gesto particolarmente apprezzato dal personale sanitario che ha potuto beneficiare di questa donazione che ha ringraziato di cuore i filantropi che hanno fatto loro questo “regalo di Pasqua” all’insegna della riservatezza. “Chi può – hanno risposto gli anonimi donatori - ha il dovere di fare senza ostentazione. Chi fa beneficenza per la passerella non ha onore. Condividiamo questa iniziativa perché i nostri medici e i nostri ospedali hanno ancora bisogno di altre iniziative e non possiamo mollare. Abbiamo scelto di donare le maschere perché sappiamo che c’è la possibilità di evitare di intubare i pazienti e mettere in sicurezza i sanitari in quanto le maschere isolano di fatto i colpiti da Covid-19 dal personale sanitario”.



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