Media e social network: al Comprensivo di Santa Teresa si imparano le ricadute sui giovani
di Redazione | 13/03/2023 | ATTUALITÀ
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Il ruolo dei media e dei social network nell’educazione dei giovani e la loro ricaduta didattica sono al centro di un corso di formazione avviato all’Istituto comprensivo di Santa Teresa di Riva grazie al progetto “Giovani cittadini europei”, promosso dall’associazione “Ulisse” e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del bando “Educare Insieme”. All’evento inaugurale ha partecipato il professor Francesco Pira, docente di Sociologia, delegato alla Comunicazione dal rettore dell’Università di Messina e direttore del master in Comunicazione digitale, che terrà una serie di workshop di aggiornamento per docenti, studenti e genitori. All’incontro hanno partecipato anche la dirigente scolastica Enza Interdonato e il presidente di “Ulisse”, Carmelo Cutrufello; a moderare i lavori il giornalista Lillo Maiolino. Il professor Pira ha evidenziato come “il quotidiano si sia trasformato in un’infosfera dove la soggettivazione della realtà prevale sul processo di oggettivazione e i mondi online e offline non sono più rigidamente separati”: un processo di circolazione dei contenuti che ha generato una drastica diminuzione della capacità di comprendere la realtà come conseguenza della deriva informativa, che non si configura più come processo di rappresentazione ma di produzione della realtà, quasi annichilendo l’esistenza stessa della realtà al di fuori della sua rappresentazione e presunta tale. Un contesto, dunque, in cui l’ideologia ha la meglio sulla realtà, perché la verità conta poco o nulla. “La conseguenza più critica indotta dall'infosfera e dai media come strumento di potere è quella di dare origine a un contesto in cui l’ideologia ha la meglio sulla realtà, perché la verità conta poco o nulla - ha sottolineato Pira - quando si mente, si cerca di convincere qualcuno che ciò che si afferma è vero. Con la post-verità, tutto questo è irrilevante. Non c’è bisogno di sforzarsi di ingannare nessuno, non è necessario costruire prove false, ciò che conta è avere la forza di imporre la propria versione, indipendentemente dai fatti. Basta ripetere concetti semplici e accattivanti, anche se infondati, perché nessuno si preoccupa di verificarli”. Cutrufello ha evidenziato come “la conoscenza della Rete e dei social frequentati da ragazzi sempre più giovani debba accompagnarsi con la consapevolezza del luogo nel quale si agisce, ormai non più considerabile solo virtuale, viste le ricadute e l’assimilazione completa nella vita reale quotidiana, sia degli adolescenti, che dei docenti educatori e dei genitori. Bisogna creare corridoi di dialogo educativi e intergenerazionali: è un mondo in costante evoluzione e viviamo iperconnessi”, mentre Interdonato ha sottolineato ““il valore di questi momenti di approfondimento per la comunità educante, che trae grande profitto dai percorsi di formazione di alto livello promossi dall’associazione Ulisse e supportati dal professore Pira: un focus utile per noi docenti, per le famiglie e per chiunque abbia un ruolo educativo”.