Messina e provincia, in 3 mesi sparite 833 imprese: dati drammatici dalla Camera Commercio
di Redazione | 29/04/2020 | ATTUALITÀ
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Città e provincia rischiano la desertificazione
Arrivano dati drammatici dalla Camera di Commercio di Messina sulla natalità e la mortalità delle imprese in provincia nel primo trimestre del 2020. Il bilancio risente già delle restrizioni seguite all’emergenza Covid-19 e la situazione è destinata a peggiorare, con tante attività imprenditoriali, soprattutto piccole e medie, negozi e artigiani costretti a chiudere perché schiacciati dalla restrizioni di questo periodo. Sia in città che in provincia, dunque, si rischia una vera e propria desertificazione. Da gennaio a marzo 2020, a fronte di 741 nuove iscrizioni, sono state denunciate ben 833 cessazioni (dato al netto delle cancellazioni d’ufficio), che hanno portato lo stock complessivo di imprese a 62.096, di cui attive 45.845. Numeri che parlano da soli. Dall’elaborazione dei dati relativi alle iscrizioni, cessazioni e variazioni di imprese intervenute tra i mesi di gennaio e marzo del 2020, effettuata dall’ufficio Statistica della Camera di commercio, si evince, infatti, che, nel primo trimestre di quest’anno, la consistenza dell’imprenditoria messinese tra aperture e chiusure di imprese fa registrare un saldo negativo di 92 unità. I numeri peggiori arrivano da commercio all'ingrosso e al dettaglio (-165), agricoltura e pesca (-49), attività manifatturiere (-48), alloggio e ristorazione (-43). “Il dato è drammaticamente destinato a crescere – afferma il presidente della Camera di Commercio, Ivo Blandina – perché le misure introdotte per il contenimento degli effetti della crisi sulla nostra economia sono, evidentemente, insufficienti e tardive. Se non verranno introdotte misure immediate ed efficaci, una vera e propria terapia d’urto, il tracollo delle imprese di alcuni settori, primo fra tutti il turismo, trascinerà anche gli altri comparti in una prospettiva di recessione e desertificazione gravissima, con conseguenze pesantissime sui livelli occupazionali e sui consumi e con preoccupanti riflessi sugli indici di povertà e di disagio sociale. Il continuo monitoraggio dei dati verrà da noi condiviso con tutti gli attori istituzionali per gli indispensabili rimedi correttivi sulla finanza regionale e nazionale, a sostegno del nostro tessuto produttivo». “Il numero di iscrizioni nel primo trimestre di quest’anno è pari a 741 – precisa la segretaria generale, Paola Sabella - ed è, in valore assoluto, il più basso degli ultimi 6 anni. Quanto è stato posto in essere per contenere la diffusione del Coronavirus non potrà che aggravare la già delicata situazione. Pur se gli effetti ancora non emergono pienamente da questa prima fotografia sull’economia messinese, certamente saranno molto più visibili già dal prossimo trimestre. Un’emergenza economica a cui dobbiamo far fronte immediatamente e che dobbiamo assolutamente circoscrivere per evitare il collasso economico della nostra imprenditoria”. Nei giorni scorsi, Unioncamere, in collaborazione con InfoCamere, ha realizzato una piattaforma online per aiutare gli imprenditori a districarsi nella marea di provvedimenti, nazionali e regionali, diretti al contenimento della diffusione del virus, raggiungibile all’indirizzo https://ripartireimpresa.unioncamere.it