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Messina senz’acqua, è emergenza: altri 5 giorni all’asciutto
di Redazione | 29/10/2015 | ATTUALITÀ
di Redazione | 29/10/2015 | ATTUALITÀ
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Si aggrava la situazione per la mancanza di acque a Messina. Dopo la rottura della condotta dell’acquedotto di Fiumefreddo, a Calatabiano, per una frana verificatasi sabato scorso, il ripristino dell’erogazione idrica era previsto per oggi ma c’è stata una nuova interruzione perché il terreno dove è posizionata la tubazione continua a franare e la condotta, seppur riparata, perde in altri punti e si sono resi necessari ulteriori interventi. "In mattinata effettueremo un sondaggio a Calatabiano per stabilire se è possibile partire con lo sbancamento che ci consentirà la sostituzione di circa 25-30 metri di condotta – ha spiegato Luigi La Rosa – direttore generale dell'Amam, l'Azienda Meridionale Acque di Messina. Eventualmente - ha continuato - abbiamo un secondo piano, sempre a Calatabiano. L'ipotesi di collegare la tubazione all’acquedotto Alcantara è sempre valida, si farà a prescindere, ma non nell'immediatezza perché i tempi sono molto più lunghi”. in questa seconda ipotesi il collegamento tra le condutture di Alcantara e Fiumefreddo avverrebbe ad Alì. Proprio in quel punto, infatti, qualche anno fa, la conduttura dell’Alcantara, che ha un diametro di 75 centimetri, è stata danneggiata e mai ripristinata, se non con un piccolo bypass, da circa 20 centimetri, per servire il Comune di Scaletta con una portata di circa 20 litri al secondo, la metà dei quali è di troppo e viene scaricata nel torrente Giampilieri. Una quantità irrisoria per Messina, ecco perché diventa necessario creare un nuovo collegamento, tenendo presente le difficoltà di passare da una conduttura di 75 centimetri (l’Alcantara) ad una di 1 metro (il Fiumefreddo). Inoltre le riparazioni effettuate a Calatabiano sembrano non essere sufficienti. Si prospetta quindi che per diversi giorni, forse 3 o 4 ancora, l'acqua mancherà in diverse zone della città. Già da cinque giorni la città è a secco: si susseguono notevoli disagi per i cittadini e si prospetta anche una grave emergenza igienico sanitaria. Chiuse da tre giorni scuole, Università e uffici pubblici, problemi per gli operatori commerciali ed enormi difficoltà negli ospedali cittadini. I messinesi anche oggi si sono radunati per rifornirsi dalle autobotti nei due punti individuati dell’autoparco e dell’ex Gazometro. I residenti lamentano le file di ore e la carenza di informazioni. Tra chi ha avuto più difficoltà i diversamente abili e gli anziani. Il portavoce del Movimento peloritano democrazia disabile Mario Midolo spiega: «Sono ben 5 giorni che Messina è senza un goccio d’acqua nei serbatoi delle abitazioni private e nessuno, fra i responsabili delle istituzioni o tra le decine di associazioni di categoria, ha pensato di chiedere ai disabili, agli anziani soli e agli ammalati non ricoverati di segnalare la loro situazione”. “Queste sono le conseguenze del dissesto idrogeologico – ha dichiarato il sindaco di Messina Renato Accorinti -: chiederemo la dichiarazione di stato di calamità naturale perché riteniamo ci siano i presupposti. Lo Stato deve intervenire come ha fatto altrove, senza fare due pesi e due misure”. Parte intanto la mobilitazione sui social network. Fiorello sul proprio profilo Twitter si unisce al coro di indignazione della rete sull'emergenza idrica a Messina. "Non ho ancora visto i giornali - ha twittato lo showman - Voglio sperare che la notizia (brutta) che a Messina manca l'acqua da giorni sia su tutte le prime pagine! La situazione è molto grave!". Fiorello ha inoltre accompagnato ogni post con l'hashtag #MessinaSenzaAcqua, già entrato tra i trend topic del social network.
Anche il cantautore siciliano Roy Paci ha postato un commento sulla sua pagina Facebook: “Restare senza acqua, per cinque giorni, sta succedendo a Messina. Sono vicino in questo momento ai miei corregionali che devono far fronte a un simile disagio.Visto che si prospetta che per diversi giorni l’acqua continuerà a mancare, quello che possiamo fare è parlarne, condividere l'indignazione, sperando che serva a sollecitare interventi più rapidi e risolutivi”.
Grido d'aiuto anche dalla Cina: Maria Grazia Cucinotta lancia un appello al Governo centrale e regionale per non abbandonare oltre 250mila messinesi disagiati dalla carenza del più essenziale dei servizi. "Nel 2015 non si può lasciare un'intera città senz'acqua per così tanto tempo. Immagino anziani, bambini, persone diversamente abili in preda al panico nel trovare rubinetti vuoti. Per non parlare del danno all'economia locale: chiusi negozi, scuole, università, ecc. Una situazione insostenibile, intollerabile, gravissima che merita attenzione e impegno serio e tempestivo da parte delle Istituzioni a Roma e Palermo". Sono le parole dell'attrice messinese, da un mese sul set a Qingdao per un nuovo film, allarmata e attonita dalle notizie apprese da Facebook: "Un fatto così importante è stato persino ignorato dai media nazionali fino a ieri; l'emergenza è stata diffusa solo dalla stampa locale e dai social network. Cerco di dar voce ai tanti che mi hanno scritto nelle ultime ore chiedendo disperatamente aiuto".