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Migrazioni elettorali a Forza d'Agrò, c'è un esposto in Procura: "Bloccate quei nomi"
di Andrea Rifatto | 25/05/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 25/05/2024 | ATTUALITÀ
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Una “transumanza” nei mesi prima del voto
La “transumanza elettorale” a Forza d’Agrò finisce sui tavoli di vari organi e potrebbe riservare presto ulteriori sviluppi. Il fenomeno che abbiamo segnalato nelle ultime settimane, con oltre 100 di richieste di residenza presentate in municipio nei mesi a ridosso delle elezioni amministrative da parte di aspiranti forzesi, che dichiarano di vivere in immobili che spesso tutto sembrano tranne che abitazioni, è oggetto adesso di un esposto presentato dalla lista elettorale che fa capo a Melina Gentile, capogruppo di opposizione e candidata sindaco alle Comunali dell’8 e 9 giugno. La sua compagine ha scritto al procuratore della Repubblica, al prefetto, al viceprefetto, al funzionario responsabile dell’Ufficio Elettorale della Prefettura, al questore, al comandante provinciale dei Carabinieri e ai comandanti della Compagnia Carabinieri di Taormina e della Stazione di Forza d’Agrò, allo scopo di “garantire la legittimità e la regolarità delle prossime consultazioni comunali”. Nell’esposto Gentile ricorda che “nel 2019 la mia lista perse il confronto elettorale per soli 17 voti” e sottolinea come “dall’1 gennaio 2024 sono state inoltrate 110 richieste di residenza per un totale di 137 persone, un numero che in un paese così piccolo influisce sicuramente sul risultato finale delle elezioni comunali”. La lista si concentra in particolare sulle 42 richieste di residenza presentate dal 17 al 19 aprile, “qualche giorno prima della chiusura delle operazioni relative alla revisione straordinaria delle liste elettorali per le residenze, tenendo conto che dal 2019 al 2023 le richieste sono state non più di 15 e considerato come tali richiedenti hanno chiesto di portare la loro residenza in strutture ricettive”. Un movimento che per Melina Gentile e i suoi è quantomeno sospetto. Nel documento inviato alle autorità vengono citati numerosi casi di cittadini che dichiarano di dimorare stabilmente nel borgo per ottenere la residenza, provenienti da altri comuni e anche da fuori provincia, e i vari legami con i forzesi che fornirebbero loro appoggio. Un elenco dettagliato di nomi e collegamenti, con alcuni “casi particolari” come quello di alcuni componenti di una famiglia che spostano sistematicamente le residenze in tre paesi collinari e costieri a distanza di uno-due anni, a seconda del comune in cui si tengono le elezioni amministrative. Segnalato anche il caso delle quattro residenze chieste nel pollaio a Scifì, che abbiano denunciato nelle scorse settimane, e lo strano fenomeno della duplicazione-spostamento di numeri civici in quella via. “Tale numero di spostamenti di residenze è sicuramente elevato e anomalo in un paese piccolo come il nostro, sotto i 1.000 abitanti - viene denunciato - e i richiedenti non risiedono affatto a Forza d’Agrò, ma ognuno di loro svolge la vita quotidiana e l’attività di lavoro nei propri paesi di provenienza e quindi sono sicuramente ‘estranei’ a quella che è la vita nel nostro paese”. La candidata sindaco e il suo gruppo chiedono quindi un intervento urgente per annullare le istanze di residenza presentate dal 17 al 19 aprile, affinché i nuovi arrivati “non vengano inseriti nelle liste elettorali del Comune, la cui ultima revisione è quella del 25 maggio, poiché con il nostro paese non hanno legami di alcun genere. L’unico motivo della richiesta di residenza potrebbe essere di altra natura - viene evidenziato - e non certo per interessi legati alla vita in paese. Chiediamo l’annullamento di tali residenze per garantire una competizione equilibrata e non falsata da un numero così elevato di spostamenti, dove potrebbero celarsi reati di qualsivoglia natura”. Dopo il nostro articolo la Prefettura è già stata in municipio per avviare accertamenti e non è escluso che possano estendersi ulteriormente.