Mojo Alcantara, scuola insicura dopo le indagini: scatta la chiusura dell'edificio
di Andrea Rifatto | 15/09/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 15/09/2024 | ATTUALITÀ
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Il plesso scolastico "Giovanni XXIII”
Senza Amministrazione comunale e adesso anche senza… scuola. Situazione critica a Mojo Alcantara, dove la commissione straordinaria che sostituisce la giunta (si tornerà alle urne il 17 e 18 novembre), composta da Giuseppe Sindona, Antonella Re e Leonardo Richichi, ha ordinato l’immediata chiusura dell’edificio scolastico “Giovanni XXIII”, che ospita le sezioni dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado. Un provvedimento urgente dopo i risultati delle indagini diagnostiche e delle verifiche strutturali eseguite sull’immobile, nell’ambito della valutazione del rischio sismico chiesta dalla commissione già lo scorso novembre, quando sono stati stanziati a tale scopo 80.000 euro. L’11 settembre il responsabile dell’Ufficio tecnico, che il 17 giugno ha affidato l’esecuzione delle indagini all’ing. Adriano Manera, ha trasmesso gli esiti degli accertamenti svolto dal professionista, dai quali è emerso che «l’indice di sicurezza strutturale dell’edificio scolastico è di molto inferiore al limite minimo di 0,6 previsto della Norme tecniche per le costruzioni» e che «i valori dello Stato limite di salvaguardia della vita risultano inferiori rispetto ai livelli minimi previsti dalla normativa per gli edifici scolastici», per cui risulta necessario eseguire interventi di miglioramento-adeguamento sismico. La commissione straordinaria ha quindi ordinato la sospensione di ogni attività didattica (le lezioni erano già sospese dall’11 con circolare dell’Istituto comprensivo di Francavilla di Sicilia)e gli studenti per il momento rimangono a casa. Al responsabile dellUfficio tecnico è stato dato mandato di attivarsi per il superamento delle criticità e provvedere all’eventuale individuazione, nell’ambito del territorio comunale, di un idoneo immobile che possa ospitare in condizioni di sicurezza gli studenti e il personale docente e non docente, per il tempo strettamente necessario all’esecuzione degli interventi di messa in sicurezza. La vicenda è stata affrontata anche nel corso di una seduta straordinaria del Consiglio di istituto.