Mongiuffi Melia, 60 anni di servizio pastorale: festa per padre Giuseppe Di Bella
di Andrea Rifatto | 11/12/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 11/12/2018 | ATTUALITÀ
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Di Bella con Accolla durante la celebrazione
Sessant’anni di servizio pastorale alla guida della comunità parrocchiale, attraversando tutti gli avvenimenti e i mutamenti del tempo. Da quel 28 settembre del 1958, quando padre Giuseppe Di Bella arrivò a Mongiuffi Melia come parroco di San Nicolò di Bari di Melia e vicario sostituto di Mongiuffi, sono trascorsi sei decenni e sono tantissimi i ricordi che il sacerdote del piccolo borgo della valle del Ghiodaro porta dentro. Buona parte li ha ripercorsi qualche giorno fa, in occasione della festa per i 60 anni di servizio pastorale, quando in paese è arrivato anche l’arcivescovo di Messina, monsignor Giovanni Accolla, per celebrare insieme a lui una santa messa ed evidenziare l'importante ruolo svolto da padre Di Bella per la comunità meliese. Alla funzione liturgica hanno preso parte numerosi cittadini, il sindaco Rosario D’Amore e ad altri amministratori comunali, i Vigili urbani, i carabinieri della locale Stazione con in testa il comandante Domenico Musolino, per omaggiare e dire il loro grazie a una figura carismatica, un sacerdote stimato non solo dalla comunità di Melia ma dell’intero comprensorio, un punto di riferimento che si è fatto sempre apprezzare e ben volere dalla gente, come testimoniano le parole di apprezzamento pronunciate nei suoi confronti, con i suoi insegnamenti e consigli. Dopo la santa messa, il Comune ha organizzato per il parroco un rinfresco a Palazzo Corvaja. Padre Giuseppe Di Bella lo scorso anno ha festeggiato i 60 anni di sacerdozio: originario di Fiumedinisi, entrò nel seminario arcivescovile di Messina il 5 novembre del 1945 all’età di dieci anni, già con il proposito di divenire sacerdote, celebrò la sua prima messa nella chiesa parrocchiale di Raccuja, nella diocesi di Patti, dove a sette anni, nel maggio 1942, si sentì chiamato al sacerdozio ministeriale. Poco dopo la nomina venne destinato alla comunità meliese e per diversi anni è stato anche parroco a Mazzeo, frazione di Taormina. Un'esistenza, quella di padre Giuseppe, consacrata sin da giovane a Dio, interpretata nel pieno rispetto dei principi etici e dei valori morali.