Mongiuffi Melia, arriva il finanziamento per la chiesa madre: lavori entro 6 mesi
di Andrea Rifatto | 21/03/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 21/03/2019 | ATTUALITÀ
1914 Lettori unici
La chiesa San Nicolò di Bari
È stato firmato il decreto di finanziamento per l’avvio dei lavori di manutenzione straordinaria, recupero e opere di adeguamento della chiesa San Nicolò di Bari e locali annessi di Mongiuffi Melia. Era l’ultimo passaggio finale atteso da tempo, che assegna alla cittadina della valle del Ghiodaro la somma di 796mila euro per importanti interventi di recupero dell'edificio sacro, costruito intorno al 1690, grazie all’istanza di finanziamento presentata dal parroco Giuseppe Di Bella nel 2015 per accedere ai fondi stanziati dalla Regione siciliana per la promozione di interventi di recupero finalizzati al miglioramento della qualità della vita e dei servizi pubblici urbani nei comuni siciliani. Le graduatorie sono state successivamente inserite tra quelle finanziate dal Patto per il Sud e in questo caso nell’intervento strategico la realizzazione dei progetti finanziati con le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014/2020 per gli interventi sui beni culturali storico-artistici di culto. Il provvedimento firmato dal dirigente generale del Dipartimento regionale delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, Fulvio Bellomo, è stato inviato dall’assessore regionale Marco Falcone direttamente al parroco, che ha manifestato tutta la sua soddisfazione per l’ufficializzazione del finanziamento. Dei 796mila euro, 580mila sono per lavori mentre 216mila riguardano le somme a disposizione. Il progetto è stato redatto dall’architetto Antonio Maria Stracuzzi e dal geometra Antonio Sebastiano Galeano e prevede opere per l’eliminazione delle infiltrazioni d’acqua dal tetto, il consolidamento della torre campanaria e la sistemazione dell’annessa canonica. L’iter amministrativo è stato seguito dal Comune di Mongiuffi Melia, tramite il responsabile unico del procedimento geometra Angelo Parisi, dirigente dell’Ufficio tecnico comunale: adesso l’Ente, che riceverà materialmente le somme con l’avanzare dei lavori, ha 180 giorni di tempo per l'espletamento della gara di appalto e consegna dei lavori all'impresa aggiudicataria, pena la revoca del finanziamento concesso.