Mongiuffi Melia, riconoscimento ai Carabinieri per il caso Lo Turco: diatriba in Aula
di Andrea Rifatto | 18/02/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 18/02/2018 | ATTUALITÀ
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Il colonnello Mannucci Benincasa e il capitano Maiello
Esprimere un sentimento di gratitudine e riconoscenza ai Carabinieri per aver risolto il caso in tempi rapidi e con professionalità. È ciò che ha spinto sei consiglieri comunali di Mongiuffi Melia a presentare una proposta per concedere la cittadinanza onoraria all’Arma dei Carabinieri al termine della brillante operazione che ha assicurato alla giustizia l’assassino di Pietro Alfio Lo Turco, il 64enne monfeliese ucciso nel suo terreno di Melia l’1 ottobre scorso da Leonardo Lo Giudice, 65 anni, arrestato il 22 dicembre, che ha ammesso subito le proprie colpe. Il Consiglio comunale ha approvato la delibera, proposta da un gruppo trasversale formato da Donatella Russo (presidente), Concetta Saoca e Carmelo Lo Po di maggioranza e Filippo Iemmi, Antonella Siligato e Giuseppa Barca di minoranza, con i voti dei proponenti (ad esclusione di Saoca, assente alla seduta così come Salvatore Intilisano e Sergio Catalano di maggioranza e Tiziana Longo di opposizione) mentre si è registrata l’astensione di Mario Bucceri, Chiara Leone e Sebastiana Ardizzone, esponenti di maggioranza, che hanno fatto proprio il parere contrario del segretario comunale sulla procedura adottata. I sei proponenti avevano inizialmente chiesto di conferire il riconoscimento ai singoli carabinieri che si sono occupati del caso, appartenenti alla locale Stazione dell’Arma, guidata dal maresciallo Giovanni Bonaccorso; alla Compagnia di Taormina, comandata dal capitano Arcangelo Maiello; al Comando provinciale di Messina, retto dal colonnello Iacopo Mannucci Benincasa e al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina, guidato dal tenente colonnello Davide Zavattaro, salvo poi presentare un emendamento per conferire il riconoscimento all’Arma dei Carabinieri come istituzione. La motivazione. "Militari dell’Arma dei Carabinieri operavano a seguito di gravissimi fatti criminosi che hanno colpito e sconvolto negli ultimi mesi la piccola comunità di Mongiuffi Melia con prontezza e professionalità, confermando, con la presenza della Benemerita sul territorio, la supremazia dello Stato di Diritto su ogni genere di reati, soprattutto i più atroci. L’Arma, in tutte le sue articolazioni e reparti, ha svolto delicate, difficili e complicate indagini, senza mai essere invasiva o creare disagi alla piccola popolazione del comune di Mongiuffi Melia, usando discrezione e riportando quella serenità nella comunità che si era persa a seguito dei terribili avvenimenti criminosi. Dimostrazione di attaccamento al dovere e alle istituzioni, di umanità e capacità di saper interagire con la popolazione, evidenziando così ancora una volta il grado di professionalità dell’Arma dei Carabinieri. Contribuendo in tal modo a confermare la fiducia e la vicinanza dei cittadini all’Arma stessa, che sentono come loro l’istituzione di riferimento ogni giorno e in particolar modo ogni qualvolta c’è da riaffermare la legalità o nei momenti di bisogno scaturenti da eventi tragici”. In Aula non sono mancate le perplessità sull’argomento, alla cui discussione hanno assistito numerosi cittadini: la consigliera Leone ha chiesto al segretario quale fosse l’organo competente a concedere la cittadinanza onoraria e il funzionario ha risposto facendo presente di aver redatto un parere negativo in quanto ha ritenuto che in assenza di una disposizione normativa, statutaria o regolamentare, tocchi al sindaco conferire la cittadinanza e non al Consiglio comunale. Il primo cittadino Rosario D’Amore, sollecitato dal consigliere Lo Po, ha evidenziato che pur essendo indubbio il ruolo svolto dall’Arma in favore della comunità, erano da valutare i termini e i modi con cui conferire la cittadinanza onoraria. Ma il Consiglio, nonostante il parere contrario del segretario, che pur riconoscendo l’importante ruolo svolto dai Carabinieri si è riservato di comunicare all’Assessorato regionale Enti locali e al Ministero dell’Interno le violazioni di legge riscontrate nella procedura di conferimento della cittadinanza, ha deciso di approvare comunque l’ordine del giorno dei sei consiglieri, che prevede anche che sia data immediata notizia al Comandante generale dell’Arma, tramite la Stazione di Mongiuffi Melia, affinché gli venga consegnato, anche tramite ufficiale da lui delegato, il giusto riconoscimento della comunità.