Martedì 03 Dicembre 2024
Messa nel santuario Madonna della Catena per la Medaglia d’Argento al Valor Militare


Morì 50 anni fa in servizio, i Carabinieri ricordano il maresciallo Francesco Bonanno

di Redazione | 21/07/2024 | ATTUALITÀ

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Oggi la celebrazione in sua memoria

Cinquant’anni fa perdeva la vita il maresciallo ordinario dei Carabinieri Francesco Bonanno, insignito della Medaglia d’Argento al Valor Militare “alla memoria”. Oggi l’Associazione Nazionale Carabinieri di Taormina lo ha ricordato con al santuario con una santa messa celebrata nel santuario della Madonna della Catena di Mongiuffi Melia. L’evento commemorativo è stato promosso dalla Sezione che dal 2014 è intitolata al sottufficiale, caduto 50 anni fa nell’adempimento del servizio, e la funzione è stata celebrata da don Daniele Truscello, rettore del santuario, con la partecipazione delle autorità locali rappresentate del sindaco Rosario D’Amore e dalla presidente del Consiglio comunale Loredana Cingari. La celebrazione è stata impreziosita dalla presenza dei familiari del maresciallo Bonanno, la signora Giuseppa e la figlia Gabriella, che hanno partecipato visibilmente commosse al momento commemorativo. Al termine della funzione, oltre ai saluti istituzionali del sindaco di Mongiuffi Melia, hanno preso la parola il coordinatore provinciale dell’Anc di Messina, maresciallo Mario Carrubba, e l’ispettore regionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri Sicilia, Ignazio Buzzi, che nel ricordare il maresciallo Bonanno ha evidenziato come “è un modello a cui ciascuno di noi si deve ispirare - ha detto - quindi non dobbiamo non ricordare Francesco per non soffrire, al contrario dobbiamo ricordarlo ogni giorno, perché l'unico modo che abbiamo per rendergli onore, è quello di fare ogni giorno il nostro dovere. Calibrare ogni giorno le nostre azioni, dandogli il giusto valore”. La cerimonia si è conclusa con il saluto del comandante della Compagnia Carabinieri di Taormina,  capitano Giovanni Riacà, che ha voluto partecipare alla funzione religiosa unitamente al comandante della Stazione Carabinieri di Mongiuffi Melia, luogotenente Diego De Gregorio, e ai suoi sottoposti.

Motivazione onorificenza 
"Comandante di Stazione distaccata, nel corso di operazione diretta alla cattura di un pericoloso ricercato che barricatosi in casa minacciava di uccidere la propria moglie, abbatteva la porta per consentire all’ufficiale che gli stava a fianco di lanciare all’interno un lacrimogeno. Trovatosi di fronte il catturando nell’atto di far fuoco con un fucile da caccia, sospingeva di lato il superiore per tutelarne l’incolumità, venendo mortalmente colpito. Esempio luminoso di elette virtù e di generoso altruismo”. Mili San Pietro (Messina) 17 luglio 1974


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