Muro crollato sulla Sp Santa Teresa-Misserio, da otto mesi un pericolo che nessuno elimina
di Andrea Rifatto | 04/01/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 04/01/2022 | ATTUALITÀ
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Il tratto crollato e non in sicurezza
Da quell’impatto che ha provocato il crollo sono passati otto mesi, ma di lavori da parte della Città metropolitana nemmeno l’ombra. Era infatti il 15 maggio dello scorso anno quando un’autovettura che percorreva la Strada provinciale 23 che da Santa Teresa di Riva conduce a Misserio si schiantava contro il muretto laterale in cemento e tubolari di ferro a protezione dell’arteria, al km 3,700 nel territorio di Savoca, tra le contrade Volontà e Rapone. Nell’incidente una Volkswagen Golf, condotta da un 20enne di Casalvecchio Siculo che viaggiava in direzione monte, dopo aver sfiorato una Fiat Punto che procedeva in senso opposto ha abbattuto un tratto di circa cinque metri del parapetto che è finito nel sottostante letto del torrente Savoca, riuscendo a deviare la propria corsa ed evitando di precipitare nel corso d’acqua, fermandosi più avanti. Sul luogo era intervenuta la Polizia locale di Savoca, poi qualche ora dopo la Polizia metropolitana aveva fatto posizionare dei new jersey in plastica per garantire la sicurezza. Ma da allora più nulla, nessun intervento di ripristino del muro in un tratto abbastanza pericoloso. In questi mesi le barriere provvisorie sono finite anche nel torrente, poi in parte sono state rimpiazzate con la contestuale posa di due transenne precarie ma non segnalate nelle ore notturne e dunque la mancanza del muro non sempre è ben visibile agli automobilisti. Dopo altri incidenti analoghi la Città metropolitana è intervenuta in tempi rapidi ma in questo caso il ripristino delle protezioni tarda ad arrivare, nonostante l’ex Provincia abbia dimostrato che in situazioni ben più complicate, come ad esempio la messa in sicurezza del costone sulla Sp 12 a Scifì, siano bastati 42 giorni per progettazione, copertura finanziaria, affidamento, lavori e conclusione.