Nessun taglio al 118 messinese, tutte le ambulanze rimangono col medico a bordo
di Redazione | 29/11/2019 | ATTUALITÀ
di Redazione | 29/11/2019 | ATTUALITÀ
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I dirigenti Asp e i sindacati medici
Non ci sarà alcun taglio ai medici del 118 sulle ambulanze della provincia di Messina. Oggi è stato infatti raggiunto un accordo tra l'Azienda sanitaria provinciale di Messina e i medici del servizio emergenza-urgenza 118, rappresentati sai sindacati firmatari del contratto Fimmg e Snami, che hanno valutato positivamente il testo del piano straordinario aziendale predisposto per fronteggiare le gravi criticità del sistema dovute alla carenza di medici, che entrerà cosi in vigore dal 1 dicembre. A darne notizia, con soddisfazione reciproca da tutte le parti in causa, è il direttore generale dell’Asp, Paolo La Paglia, che l’8 novembre aveva firmato una disposizione che sarebbe dovuta entrare in vigore il 2 dicembre e che imponeva ai medici 118 il limite orario di 38 ore settimanali, assimilabili a 162 nei mesi di 30 giorni e 168 nei restanti mesi, con un periodo di riposo di 12 ore dalla fine del turno precedente, vista la grave carenza di medici in quanto su un organico di 156 professionisti mancano in atto 40 unità. Ciò avrebbe portato inevitabilmente diverse postazioni 118 in provincia, soprattutto quelle con una dotazione organica minore, a rimanere spesso senza medico a bordo dell’ambulanza. Rischio che adesso è stato scongiurato. “I professionisti in servizio sulle ambulanze potranno effettuare oltre le previste 168 ore contrattuali altre 48 ore di lavoro straordinario, una parte delle quali verranno remunerate con un incentivo economico – spiega La Paglia – resteranno così invariate tutte le ambulanze con medico a bordo dislocate sul territorio provinciale e i medici continueranno a prestare servizio anche nei pronto soccorso degli ospedali delle aree disagiate, per tutelare l'emergenza a Lipari e Mistretta”. La disposizione dell’8 novembre aveva infatti previsto anche la sospensione dell’attività presso i Pronto soccorso/Dea aziendali. Decisioni che avevano portato a mobilitarsi anche i sindaci, su iniziativa del presidente dell'Unione dei Comuni Valli Joniche dei Peloritani, Davide Paratore, che avevano inviato un documento all'assessore regionale Ruggero Razza per chiedere di stoppare il provvedimento. L’Asp si è mossa anche sulla paventata chiusura di alcuni Pte: “Non verrà sospesa la presenza dei medici nei presidi di Scaletta Zanclea e Falcone, così come era previsto dall’1 dicembre a seguito di una direttiva emanata dal dirigente generale dell'Assessorato alla Salute Mario La Rocca – spiega Paolo La Paglia – abbiamo presentato come Asp di Messina alla Regione una richiesta di deroga per mantenere i Pte di Scaletta e Falcone, in quanto operanti in territori con viabilità disagiata e notevole afflusso turistico; tale richiesta è stata valutata positivamente dall'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, che con una disamina molto dettagliata ha invitato gli organi tecnici dell'Assessorato a rivalutare sulla base dei dati di attività la decisione di chiusura. In attesa di questo riesame da parte dell'Assessorato, abbiamo concordato con lo stesso dirigente generale La Rocca di mantenere anche dall’1 dicembre la presenza dei medici dell'emergenza urgenza nei due Pte di Scaletta e Falcone”.