Niente più posti nel cimitero di Santa Teresa, il Comune requisisce i loculi ai privati
di Andrea Rifatto | 25/11/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 25/11/2020 | ATTUALITÀ
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I nuovi loculi in fase di ultimazione
L’ultima tumulazione è avvenuta sabato, in quel blocco da 25 loculi prefabbricati in vetroresina posizionato un anno fa nella quinta terrazza della terza scala (foto sotto), dove era disponibile l’unico spazio. E così adesso nel cimitero di Santa Teresa di Riva non ci sono più posti per seppellire i defunti. Un problema serio che ha costretto il Comune a correre subito ai ripari, adottando l’unica soluzione possibile in questo momento: requisire i loculi dati in concessione a persone in vita per evitare di ritrovarsi in una situazione di emergenza, in attesa che siano disponibili le nuove celle realizzate nelle scorse settimane nell’ambito dell’operazione di project financing finalizzata ad ampliare il camposanto. Il sindaco Danilo Lo Giudice ha già firmato due ordinanze per la requisizione di altrettanti loculi vuoti e altri otto sarebbero pronti per essere messi a disposizione per tumulare i defunti: si tratta in larga parte delle celle vendute nel 2012 all’insediamento dell’Amministrazione guidata dal sindaco Cateno De Luca, che adottò questo stratagemma per consentire al Comune di incassare immediatamente delle somme ed evitare lo sforamento del patto di stabilità. “Ad oggi si presenta una situazione eccezionale e urgente che determina l'assoluta ed improrogabile necessità di intervenire, al fine di garantire un adeguato livello di tutela della salute e dell’ambiente nell’ambito del cimitero comunale - ha spiegato il primo cittadino nei provvedimenti - e valutata la situazione in corso, l’unica soluzione possibile resta la requisizione dei loculi cimiteriali concessi ai privati per tumulazioni e non utilizzati”. Non ci sono, infatti, altri strumenti giuridici né possibili soluzioni organizzative che consentano di far fronte alla situazione, che si aggraverebbe qualora non si provvedesse nel breve termine con un’emergenza di natura igienico-sanitaria e sicurezza pubblica per la cittadinanza, vista l’impossibilità a procedere con le sepolture se non nei casi di defunti con loculi già di proprietà oppure nelle cappelle private. Le requisizioni hanno carattere temporaneo fino alla disponibilità dei nuovi spazi e le famiglie dei defunti che verranno tumulati nei loculi requisiti non dovranno pagare alcun costo, in quanto la regolarizzazione contrattuale dell’assegnazione avverrà all’atto della concessione definitiva. Il nuovo blocco sopraelevato da 80 loculi in vetroresina (ne sono previsti in totale 727 a Santa Teresa e 150 a Misserio), realizzato dalla ditta “Tecnos Costruzioni” per conto del Consorzio Artigiano Edile Sicilia di Pace del Mela, aggiudicatario del project financing decennale da 2,5 milioni di euro, dovrebbe essere pronto tra uno-due mesi: la struttura metallica e la copertura sono state già ultimate e manca la chiusura delle singole celle, disposte a blocchi modulari da quattro, alcune delle quali già acquistate da cittadini. I lavori sono attualmente fermi ma si spera riprendano al più presto, per far cessare l’emergenza sepolture e consentire al Comune di “respirare” per almeno un paio d’anni.