Nizza, a un privato la gestione dell'auditorium durante gli eventi
di Gianluca Santisi | 24/01/2017 | ATTUALITÀ
di Gianluca Santisi | 24/01/2017 | ATTUALITÀ
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L'auditorium comunale nizzardo
Dopo le polemiche sulle condizioni dell'auditorium, l'Amministrazione ha deciso di affidarne il servizio audio-luci e la custodia durante lo svolgimento delle manifestazioni a un soggetto privato. La proposta di deliberazione, firmata dal sindaco Giuseppe Di Tommaso, è stata esitata favorevolmente dalla Giunta. "Durante le manifestazioni – ha spiegato il primo cittadino – si rende necessario garantire la custodia della struttura in quanto non si può provvedere con il personale dell'Ente. Per il 2017, l'Amministrazione ha voluto quindi procedere all'affidamento del servizio in questione, per una migliore riuscita delle manifestazioni". Ad occuparsene sarà la ditta "Ernesto Romeo" di Nizza, che da sempre ha seguito e curato le manifestazioni di vario genere, per l’importo di 3mila euro oltre Iva per un massimo di 12 richieste l’anno, per un periodo di 12 mesi dalla data di sottoscrizione del contratto, rinnovabile solo per altri due anni. La ditta, su richiesta preventiva dell’Amministrazione, dovrà mettere a disposizione attrezzature integrative e fornire assistenza tecnica per manifestazioni, riunioni, convegni dalla stessa programmati per un periodo non superiore a sette giorni, salvo accordi specifici. Eventuali prestazioni oltre il numero previsto verranno compensate a parte. Le spese di riscaldamento, acqua ed elettricità rimangono a carico del Comune, mentre il gestore dovrà coprire i costi per la pulizia, la sostituzione dei punti luce, gli interventi di idraulica e le imbiancature. Nei mesi scorsi l'attore Carlo Barbera aveva denunciato lo stato di degrado in cui versa l'Auditorium comunale di Nizza, inaugurato circa 15 anni fa, che ha sin da subito mostrato problemi gestionali e manutentivi rimanendo privo della necessaria manutenzione. "L'Auditorium è diventato 'terra di nessuno' - aveva evidenziato - una struttura in cui non c'è più alcun timone e tutto va alla deriva. La colpa è di tutti, me compreso, perché non abbiamo mai capito che sarebbe stato meglio pagare l'affitto, come nel resto del mondo, ma trovarsi un locale pulito e funzionante”.