Nizza, chiuso il Consorzio depuratore: rimangono i debiti di Alì Terme e Fiumedinisi
di Andrea Rifatto | 08/04/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 08/04/2018 | ATTUALITÀ
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Il depuratore di Nizza
Seppur archiviato dopo anni di difficile gestione e continue diatribe tra i Comuni, rimangono i debiti. Il Consorzio intercomunale per la gestione in forma associata dell’impianto di depurazione di Nizza con i centri di Alì Terme e Fiumedinisi è definitivamente andato in soffitta a fine dicembre, con la presa d’atto della cessazione delle attività e la chiusura della procedura di liquidazione sancita dal commissario ad acta inviato dalla Regione, Carlo Domenico Turriciano. Ma l’Ente nizzardo deve ancora ricevere 213mila euro come quote per la gestione dell’impianto. Come è noto il Consiglio comunale di Nizza, a novembre 2016, ha deciso di recedere unilateralmente dal Consorzio intercomunale, seguito a maggio 2017 da Alì Terme e Fiumedinisi, che hanno deliberato lo scioglimento consensuale del Consorzio con decorrenza 1 giugno 2017. I tre Comuni hanno poi firmato una convenzione che disciplina la gestione dell’impianto di depurazione. Il funzionario regionale, intervenuto con i poteri dell’Assemblea del Consorzio, ha quindi approvato la proposta finale di deliberazione redatta dal responsabile economico, Teodoro Santisi, contenente anche il prospetto relativo alle somme che i Comuni di Alì Terme e Fiumedinisi devono corrispondere a Nizza e relative ai documenti contabili già approvati dal 2014 al 21 settembre scorso. Il rendiconto finale vede Alì Terme debitrice della somma di 96mila 216 euro, di cui 20mila 219 per il 2015, 37mila 300 per il 2016 e 38mila 696 per il 2017: importo che è sceso a 66mila 216 euro dopo un pagamento accreditato a fine 2017. Fiumedinisi risulta invece in debito per 167mila 528 euro, di cui 48mila 361 per il 2014, 48mila 719 per il 2015, 84mila 246 per il 2016 e 62mila 197 per il 2017: anche in questo caso la pendenza si è ridotta, esattamente a 147mila 528 euro, dopo un bonifico di 20mila euro di fine gennaio. La somma totale che i due Comuni devono è dunque di 213mila 745 euro. Intanto l’Amministrazione comunale nizzarda ha partecipato al Fondo di rotazione per gli enti locali per ottenere le risorse necessarie alla progettazione esecutiva di un intervento di ristrutturazione e adeguamento dell’impianto di depurazione, per il quale esiste già un elaborato definitivo. La richiesta è stata inviata all’Assessorato regionale alle Infrastrutture per un contributo pari a 170mila 552 euro. La Giunta si è impegnata a rimborsare l’importo nel termini previsti dalla legge, ossia nel massimo di cinque anni. Nei giorni scorsi, inoltre, è scaduto il servizio di gestione e manutenzione ordinaria affidato a marzo 2017 a una ditta di S. Teresa e la Giunta ha deciso di rinnovarlo per altri tre mesi per una spesa di 16mila euro.