Nizza, Consiglio online pienamente regolare: la Regione archivia l’esposto della minoranza
di Andrea Rifatto | 20/06/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 20/06/2021 | ATTUALITÀ
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I consiglieri Foscolo e Gregorio
Il Consiglio comunale in modalità online svoltosi il 27 maggio a Nizza di Sicilia è stato regolare e non sono state commesse violazioni. Lo ha confermato la Regione dopo l’esposto inviato dai consiglieri di minoranza Carlo Gregorio e Nella Foscolo, che avevano scritto all’Assessorato delle Autonomie locali e della Funzione pubblica (oltre che al prefetto) contestando la decisione del presidente Carmelo Miceli di tenere la seduta in forma telematica a distanza, vista l’emergenza pandemica in corso. Il Servizio Coordinamento attività di vigilanza e controllo degli Enti locali-Ufficio Ispettivo del Dipartimento regionale delle Autonomie locali ha quindi invitato il segretario comunale Mario Puglisi a relazionare in merito alla questione sollevata e il funzionario del Comune di Nizza ha trasmesso una nota dove ha evidenziato che permanendo l’emergenza sanitaria, la convocazione del Consiglio comunale del 27 maggio era del tutto legittima sotto il profilo giuridico, in ottemperanza all’articolo 73 del Decreto Legge 18/2020, convertito dalla Legge 27/2020, nel rispetto dei criteri di trasparenza e tracciabilità, previamente fissati dallo stesso presidente con nota del 24 novembre. Il funzionario direttivo Vincenzo Raitano e il dirigente del Servizio Santo Ciccarelli hanno quindi stabilito come “nell’ambito delle competenze attribuite al Dipartimento, si ritiene concluso il procedimento amministrativo in ordine all’argomento segnalato nell’esposto”. Dunque il caso è stato archiviato in quanto non c’è nessun presupposto per effettuare ulteriori verifiche e la comunicazione di chiusura del procedimento è stata inviata ai due consiglieri di minoranza e per conoscenza al segretario comunale e al prefetto. Secondo Gregorio e Foscolo, che per protesta hanno disertato il Consiglio comunale del 27 maggio, la seduta online era “ingiustificabile e del tutto incongruamente sproporzionata, rispetto all’attuale situazione epidemiologica per di più che in Sicilia e, quindi anche a Nizza, vigono le attuali disposizioni prescritte per la zona gialla, che prevede un’ampia ripresa della attività in presenza” ed è stato un escamotage “per ridurre le possibilità della partecipazione alla discussione e all’esame approfondito dei grandi argomenti previsti”.