Giovedì 21 Novembre 2024
Chiesto da Alì Terme e Fiumedinisi per approvare i bilanci. Si valuta lo scioglimento


Nizza, Consorzio depuratore nel caos: la Regione invia un nuovo commissario

di Andrea Rifatto | 10/04/2017 | ATTUALITÀ

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Il depuratore di contrada Piana a Nizza

Torna ad essere commissariato il Consorzio servizi per la gestione associata dell’impianto di depurazione di Nizza di Sicilia con i comuni di Alì Terme e Fiumedinisi. L’assessore regionale delle Autonomie locali, Luisa Lantieri, ha infatti nominato commissario ad acta il funzionario regionale Carlo Turriciano, in servizio presso l’Ufficio Ispettivo del Dipartimento Autonomie locali, affinché provveda all’approvazione del Bilancio di previsione 2016/2018 e del Rendiconto di gestione 2015. A chiedere l’invio di un commissario regionale sono stati i sindaci di Alì Terme e Fiumedinisi, Giuseppe Marino e Alessandro Rasconà, che in due note inviate alla Regione il 30 dicembre e il 9 febbraio hanno spiegato di aver preso atto del recesso di Nizza dal Consorzio e nell’affidamento della gestione del depuratore a una ditta esterna, formalizzato il 28 febbraio, evidenziando difficoltà nell’approvare il Rendiconto 2015 e il Previsionale 2016/2018, da approntare secondo i nuovi principi dell’armonizzazione contabile, chiedendo quindi la nomina di un funzionario regionale che possa curare tutti gli adempimenti. Lo stesso Turriciano era già stato inviato nell’aprile 2016 per l’adozione del Bilancio di previsione 2015 e del Rendiconto 2014.

Attualmente il Consorzio del depuratore è una fase di stallo in quanto l’11 novembre il Consiglio comunale di Nizza ha votato il recesso unilaterale a decorrere dall’1 gennaio, sottoponendo ai soci consorziati la possibilità della gestione dell’impianto attraverso una specifica convenzione. Decisione che è stata comunicata all’Assessorato regionale delle Autonomie locali lo scorso 11 gennaio. Al sindaco del Comune di Nizza, proprietario dell’impianto, rimane però la responsabilità quale autorità sanitaria e la titolarità dell’autorizzazione allo scarico in mare. Proprio per chiarire tale situazione il commissario ha avuto mandato di verificare il mantenimento del presupposto statutario del consorzio dando impulso, nel caso in cui dovesse essere ravvisata la cessazione dell’interesse da parte dei Consigli degli Enti soci e qualora la partecipazione di Nizza, che viene a mancare, sia essenziale e provochi l’impossibilità di proseguire, all’avvio del procedimento di scioglimento del consorzio stesso, costituito nel 2005 tra Nizza (capofila), Alì Terme e Fiumedinisi. In quella data venne stabilito che l’infrastruttura rimaneva di proprietà del Comune di Nizza e che le spese di manutenzione, conduzione e gestione dell’impianto, anticipate dall’Ente nizzardo, andavano ripartire a consuntivo in proporzione al numero degli abitanti dei comuni consorziati. Al commissario dovrà essere versata l’indennità di carica e di responsabilità oltre al rimborso spese da parte del Comune di Nizza, che potrà poi avviare azione di rivalsa a carico dei soggetti eventualmente responsabili.


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