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Nizza di Sicilia. L'approdo per i pescatori presto realtà
di Gianluca Santisi | 15/07/2014 | ATTUALITÀ
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L'area dove sorgerà l'approdo per le imbarcazioni
Aggiudicati in maniera definitiva a Nizza di Sicilia i lavori per la realizzazione di un approdo destinato alle imbarcazioni da pesca, diporto e di un'area pescatori, finanziati dalla Regione con circa 400mila euro. Dopo la verifica dei requisiti della ditta aggiudicataria, la “Messina Sud” di Mili San Marco, sarà stipulato il contratto e gli interventi, che interesseranno la foce del torrente Nisi, potranno prendere il via. L'importo dei lavori sarà pari a 166.709,80 euro, determinato da un ribasso d'asta del 32,907%, a cui si aggiungono 11.582,98 euro per oneri di sicurezza e 70.832,78 euro per manodopera, somme non soggette a ribasso.
Nei mesi scorsi non erano mancate le polemiche e i dubbi sull'effettiva utilità del progetto, contestato a più riprese sia dai pescatori professionisti che da alcune forze politiche, come il circolo del Pd e il gruppo "Libera Nizza". L'amministrazione, anche attraverso alcuni incontri con gli stessi pescatori, ha cercato di fare chiarezza rassicurando sull'efficacia degli interventi, che dovrebbero agevolare le operazioni di varo e alaggio delle imbarcazioni. È prevista, infatti, l'installazione di due argani elettrici. Ma è proprio questo uno dei punti contestato dai pescatori, che hanno evidenziato come tali argani risulterebbero insufficienti e richiederebbero molta manodopera, mentre attualmente con le ruspe cingolate non si presentano grandi difficoltà a gestire le operazioni. Nei vari incontri sono stati chiesti dei correttivi al progetto e c'è curiosità adesso nel vedere se l'amministrazione accoglierà tali istanze. I lavori, in base ai tempi burocratici previsti per l'espletamento delle procedure di consegna, potrebbero essere avviati già entro la fine dell'estate. Oltre alla realizzazione dei servizi mancanti, il progetto prevede anche la creazione di un capannone, dell'impianto di illuminazione e di colonnine per acqua e elettricità. Scartata dalla Regione, invece, l'ipotesi di attrezzare un'area per la vendita del pescato. Il progetto è stato finanziato nell'ambito del bando dell'assessorato regionale delle Risorse agricole e Alimentari, Dipartimento regionale per la Pesca, relativo alla misura 3.3 "Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca" del Po Fesr Sicilia 2007/2013.