Nizza di Sicilia. Nessuno vuole la tesoreria comunale. Il Pd: "Segnale negativo"
di Gianluca Santisi | 16/01/2015 | ATTUALITÀ
di Gianluca Santisi | 16/01/2015 | ATTUALITÀ
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Il municipio di Nizza di Sicilia
Ancora una fumata nera. Per la quarta volta consecutiva è andata deserta la gara per l'assegnazione del servizio di tesoreria comunale a Nizza di Sicilia. Il termine per la presentazione delle istanze era stata fissato al 22 dicembre scorso ma quando la commissione di gara si è riunita ha dovuto prendere atto che al protocollo comunale non era pervenuto alcun plico. La gara, mediante licitazione privata, prevedeva l'assegnazione del servizio dal 1° gennaio al 31 dicembre 2015. Da due anni l'Amministrazione sta provando inutilmente a venire a capo della situazione. Il 31 dicembre del 2013, infatti, è scaduta la convenzione per il servizio di tesoreria comunale stipulata dall'ente locale con il Credito Siciliano. Da allora sono stati fatti diversi tentativi: nessun istituto di credito, però, considerata probabilmente la difficile situazione economica del Comune, ha ritenuto opportuno partecipare alle gare. E così l'Amministrazione comunale è stata costretta ad andare avanti chiedendo delle proroghe allo stesso Credito Siciliano, al quale, però, ha dovuto garantire un piano di rientro per saldare le anticipazioni di cassa concesse in passato. L'appianamento della situazione debitoria ha previsto un accantonamento alla fine di ogni mese di 25mila euro a partire da marzo 2014. Una cifra complessiva non di poco conto se si considera che già nel novembre del 2013 la Giunta aveva chiesto al proprio tesoriere la concessione di un'anticipazione di 1milione e 156mila euro. Il ricorso frequente alle anticipazioni di cassa non rimborsate e superiori al 5% delle entrate correnti aveva, tra l'altro, portato al superamento del parametro di deficitarietà. Da qui era emersa la necessità di stabilire un piano di rientro che è stato confermato anche per il 2015. Lo scorso 17 dicembre, infatti, la Giunta del sindaco Giuseppe Di Tommaso ha autorizzato nuovamente il Credito Siciliano Spa, sede di Acireale, a partire dal mese di gennaio 2015, ad accantonare autonomamente la somma pari a 25mila euro “che dovrà essere portata a deconto dal limite massimo di anticipazione concedibile per l'anno 2015”. Il tentativo di rimettere a posto i conti, però, sino a questo momento non è ancora servito a superare la “diffidenza” delle altre banche, che per l'ennesima volta hanno disertato la gara. L'Amministrazione dovrà darsi da fare per superare la situazione d'impasse visto che l'ulteriore proroga concessa dal Credito Siciliano è ormai scaduta il 31 dicembre 2014. Il circolo Pd: "Segnale negativo, serve una attenta revisione della spesa"
“L’ennesima fumata nera nella gara per l’assegnazione del servizio di tesoreria comunale è un segnale negativo della condizione finanziaria del nostro Comune – ha commentato con una nota la segreteria del locale circolo del Partito democratico -, che da troppo tempo procede con un’anticipazione di cassa che sfiora il milione di euro. La necessaria proroga del servizio al Credito Siciliano che ha chiesto come garanzia un piano di rientro di 25 mila euro al mese per saldare le anticipazioni di cassa concesse, se da un lato obbliga il Comune a riportare i conti in ordine, rischia di mettere in crisi mortale la capacità di spesa del nostro paese”. Il circolo dei Democratici nizzardi chiede che anche a Nizza, in linea con le indicazioni del Pd nazionale e con lo sforzo di contenimento della spesa adottato sia dal Governo nazionale che da quello regionale, si proceda ad un’attenta revisione della spesa in modo che si possano salvaguardare innanzitutto i servizi ai cittadini, i livelli occupazionali e il non aumento della tassazione, tagliando le spese non indispensabili e soprattutto i costi della politica. “Siamo convinti – spiegano – che per garantire al paese una buona qualità di vita, i cittadini debbano recuperare lo spirito di partecipazione e di servizio, la voglia di darsi da fare in modo gratuito per il bene della collettività”.