Nizza, dipendente sindacalista trasferito dal municipio: il caso sbarca in Tribunale
di Andrea Rifatto | 13/03/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 13/03/2024 | ATTUALITÀ
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Le richieste del sindacato sono rimaste senza risposta
Finisce in tribunale il caso di un dipendente del Comune di Nizza di Sicilia trasferito dal municipio in un altra sede comunale. L’impiegato è anche dirigente sindacale Cisl e il sindacato ha presentato un ricorso al Tribunale del Lavoro, contro il Comune e nell’interesse del dipendente, contestando un comportamento antisindacale per il trasferimento del dirigente senza il previo nulla osta del sindacato di appartenenza, chiedendo che il giudice ordini la cessazione del comportamento dell'ente annullando o disapplicando il provvedimento di trasferimento. Ad assistere la Fp Cisl e l’impiegato è l’avvocato Mario Intilisano. La vicenda nasce il 31 ottobre 2022, quando il sindaco Natale Briguglio ha disposto il trasferimento del dipendente dall’Area 1 (responsabile del procedimento afferente ai servizi di Pubblica Istruzione, Cultura, Sport e Spettacoli e istruttoria del Servizio Contenzioso) alla biblioteca comunale, chiedendo il nulla osta alla Fp Cisl che però ha dato parere negativo, facendo presente che lo spostamento dalla sede principale del Comune alla biblioteca avrebbe comportato l’impossibilità e comunque la difficoltà ad esercitare completamente il mandato sindacale elettivo, evidenziando che la proposta di trasferimento appariva discriminatoria. Il 5 dicembre 2022 l’impiegato è stato trasferito di ufficio (ma sempre all’interno del municipio) all’ex ufficio Suap, unitamente al legale affidatario dei Servizi legali, mentre con delibera di giunta Municipale del 27 giugno 2023, nell’ambito di ulteriori modifiche della struttura organizzativa degli Uffici e dei Servizi, è stato approvato il nuovo organigramma ed è stata creata temporaneamente una sezione staccata del Museo dentro la biblioteca comunale, assegnando il dipendente all’Area Tecnica ed istituendo nell’ambito dell’Area Amministrativa l’Ufficio relazioni con il pubblico. Pochi giorni dopo, il il 12 luglio, il sindaco ha disposto di trasferire l’impiegato sindacalista (assunto con la qualifica di addetto al museo) dall’Area Amministrativa all’Area Tecnica, assegnandogli le mansioni originarie della sua assunzione e visto l’avvenuto spostamento temporaneo del Museo dalla sede principale ne ha disposto il trasferimento alla biblioteca. Trasferimento che è stato immediatamente contestato dalla Fp Cisl tramite il referente territoriale Giovanni Coledi, che ha evidenziato e ribadito come la scelta fosse discriminatoria finalizzata solo a allontanare il dipendente-dirigente sindacale dalla sede principale del Comune, “evidentemente ritenuto scomodo - si legge nel ricorso depositato in Tribunale - ed isolarlo presso la biblioteca comunale posta a distanza dalla sede principale del museo, isolato dai colleghi di lavoro e nel potere di organizzazione dell’attività sindacale”. Il sindacato aveva già evidenziato a luglio che "il trasferimento di un dirigente sindacale in altro luogo di lavoro, in assenza del nulla osta, è atto illegittimo” e aveva chiesto che venisse revocato con immediatezza il trasferimento del proprio rappresentante sindacale e componente Rsu Cisl, adottato violando la normativa vigente in materia e l'accordo quadro Rsu. Dall’Amministrazione non è giunto però alcun riscontro, l’ordine di servizio non è stato revocato né modificato e adesso il caso sarà discusso davanti al giudice del lavoro.