Nizza, dipendente trasferito alla biblioteca: Comune condannato per condotta antisindacale
di Andrea Rifatto | 29/01/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 29/01/2025 | ATTUALITÀ
2124 Lettori unici | Commenti 2
Il municipio nizzardo
È arrivata una condanna per il Comune di Nizza di Sicilia per il caso di un dipendente trasferito dal municipio ad un altra sede comunale. Il Tribunale del Lavoro di Messina ha infatti accolto il ricorso presentato dalla Cisl Funzione Pubblica contro l’Amministrazione comunale e con sentenza della giudice Rosa Bonanzinga ha dichiarato l’antisindacalità della condotta tenuta dal Comune, difeso nel giudicio all’avvocato Rita Bonfiglio, consistente nella violazione dell’art. 22 della Legge 300/1970 e ha ordina allo stesso di cessare la condotta antisindacale e di rimuovere gli effetti derivanti dalla determina sindacale 36 del 2023, con la quale è stato disposto il trasferimento del dipendente nella sede temporanea distaccata del Museo presso i locali della biblioteca, con la condanna al pagamento al ricorrente delle spese giudiziali pari a 5mila 213 euro, oltre Iva, Cpa e rimborso spese generali. Ad assistere il sindacato, che contestava l'assenza del proprio nulla osta per il trasferimento dell’impiegato che ricopre anche il ruolo di rappresentante sindacale ed ha espresso soddisfazione per la sentenza, è stato l’avvocato Mario Intilisano. Per il Tribunale “il trasferimento del ricorrente, seppure con attribuzione della mansioni originarie di addetto alla gestione del Museo, ha determinato il passaggio dall’Area Amministrativa all’Area Tecnica ed il mutamento della sede di lavoro, seppure in via provvisoria, in quanto per la necessità di interventi di riqualificazione è stata istituita una sede temporanea distaccata del Museo presso i locali della biblioteca. Inoltre, è incontestato tra le parti che i lavori di riqualificazione non sono ancora iniziati e, pertanto, non è possibile determinare la durata del trasferimento e in ragione di ciò la condotta contestata appare, dunque, illegittima”. L’Amministrazione sosteneva che successivamente al suo trasferimento nella sede della biblioteca l’impiegato aveva manifestato, seppur verbalmente, la volontà di non proseguire nella domanda di declaratoria del comportamento antisindacale dell’operato del Comune e contestava la fondatezza del ricorso, rilevando che comunque si trattava di uno spostamento temporaneo. La vicenda nasce il 31 ottobre 2022, quando il sindaco Natale Briguglio dispone il trasferimento del dipendente dall’Area 1 (responsabile del procedimento afferente ai servizi di Pubblica Istruzione, Cultura, Sport e Spettacoli e istruttoria del Servizio Contenzioso) alla biblioteca comunale, chiedendo il nulla osta alla Fp Cisl che dà parere negativo, facendo presente che lo spostamento dalla sede principale del Comune alla biblioteca comporta l’impossibilità e comunque la difficoltà ad esercitare completamente il mandato sindacale elettivo, evidenziando che la proposta di trasferimento appare discriminatoria. Il 5 dicembre 2022 l’impiegato viene trasferito di ufficio (ma sempre all’interno del municipio) all’ex ufficio Suap, unitamente al legale affidatario dei Servizi legali, mentre con delibera di giunta Municipale del 27 giugno 2023, nell’ambito di ulteriori modifiche della struttura organizzativa degli Uffici e dei Servizi, viene approvato il nuovo organigramma e creata temporaneamente una sezione staccata del Museo dentro la biblioteca comunale, assegnando il dipendente all’Area Tecnica ed istituendo nell’ambito dell’Area Amministrativa l’Ufficio relazioni con il pubblico. Pochi giorni dopo, il 12 luglio, il sindaco dispone di trasferire l’impiegato sindacalista (assunto con la qualifica di addetto al museo) dall’Area Amministrativa all’Area Tecnica, assegnandogli le mansioni originarie della sua assunzione e visto l’avvenuto spostamento temporaneo del Museo dalla sede principale ne dispone il trasferimento alla biblioteca.