Nizza, ecco il finanziamento per il dearsenificatore: come e quando entrerà in funzione
di Andrea Rifatto | 09/03/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 09/03/2025 | ATTUALITÀ
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Il deputato De Luca con l'Amministrazione comunale
Entro l’estate l’acqua potrebbe tornare potabile e il caso arsenico essere archiviato definitivamente. Il Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti ha infatti firmato il decreto di finanziamento che assegna al Comune di Nizza di Sicilia un contributo di 400mila euro per l’acquisto di un impianto di trattamento dell’acqua per la riduzione dell’arsenico, previsto tra le somme stanziate con l’ultima manovra finanziaria regionale dopo un emendamento presentato all’Ars dal deputato Antonio De Luca, capogruppo del Movimento Cinque Stelle. Il decreto firmato dal dirigente generale Arturo Vallone assegna 323mila 750 euro per forniture e accessori e 76mila 250 euro per somme a disposizione, secondo quanto previsto dalla documentazione amministrativa e tecnica inviata dal Comune e redatta dal perito industriale Umberto Valerini, responsabile dell’Area Tecnica e responsabile unico del progetto. L’obiettivo è abbattere le concentrazioni di arsenico nell’acqua, in modo da farle scendere sotto il limite di 10 microgrammi/litro previsto dalla legge, così da revocare l’ordinanza sindacale del 29 ottobre che vieta l’uso dell’acqua per scopi potabili. Il dearsenificatore prevede infatti l’installazione di due filtri automatici, tra i due pozzi di prelievo e il serbatoio di accumulo “Ciappola”, che purificheranno l’acqua con un ciclo di lavaggio della durata di 15 minuti inviandola poi alle utenze, mentre l’acqua di lavaggio finirà in una vasca di accumulo: filtri che saranno posati su un letto filtrante assorbente, formato da due strati di minerali selezionati, la cui riclassificazione avverrà con un normale controlavaggio allo scopo di prevenire la compattazione del minerale. Al termine del ciclo produttivo, il minerale sintetico esausto verrà sostituito. Un sistema complesso, costituito da pompe dosatrici automatiche, pompe di rilancio e quadri elettrici. «Adesso procederemo all’affidamento dei lavori - commenta soddisfatto il sindaco Natale Briguglio - serviranno 10-15 giorni e poi potranno partire gli interventi di installazione dell’impianto di trattamento, che dovrebbero durare 60 giorni circa ma noi speriamo 45. Un sistema che non costerà nulla al Comune e chiederemo alla ditta affidataria di farsi carico anche della manutenzione per i primi cinque anni. È l’unica soluzione possibile alla risoluzione del problema - rimarca Briguglio - che abbiamo adottato su consiglio di Asp, Università e Cnr. L’alternativa di diluire l’acqua con altra non contaminata non era attuabile perchè non esiste una fonte alternativa con una portata sufficiente in grado di soddisfare il fabbisogno idrico di tutto il paese. Capisco che i cittadini vogliono sapere quando l’acqua tornerà potabile, ma siamo stati uno dei pochi casi in Italia a risolvere il problema in pochi mesi. Le ultime ai primi di marzo confermano valori di arsenico poco superiori a 10 microgrammi/litro». Dunque è ipotizzabile che a giugno si possa tornare alla normalità. «L’acquisto dell’ impianto era necessario - commenta l’onorevole Antonio De Luca - ringrazio per il grande lavoro che sta svolgendo il consigliere comunale del M5S, Domenico Santisi, che in questi anni ha creato una sinergia fondamentale con l’Amministrazione comunale, andando così incontro ai bisogni e alle esigenze concrete della collettività. Un modello di buona politica che stiamo portando avanti con dedizione e passione. Il prossimo passo sarà la realizzazione del tanto atteso depuratore consortile, per la cui realizzazione attendiamo 4,5 milioni di euro. Questi fondi sono il frutto di un impegno assunto dal presidente Renato Schifani al termine di un incontro da me organizzato e che è sfociato nella redazione di un articolo che alloca le risorse necessarie e che ora attende i conseguenti atti amministrativi».