Giovedì 21 Novembre 2024
Il Comune riapre i termini dopo lo stesso errore commesso da tutti i richiedenti


Nizza, escluse tutte le domande per ottenere gli alloggi popolari. La minoranza interroga

di Andrea Rifatto | 24/05/2024 | ATTUALITÀ

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Alcuni alloggi di via Villafranza

Dovevano essere presentate in busta chiusa, pena l’inammissibilità, ma nessuno ha rispettato questo obbligo e così sono state tutte escluse. Singolare esito a Nizza di Sicilia per il bando di concorso finalizzato all’assegnazione degli alloggi popolari del Comune. Alla scadenza del termine sono giunte in municipio 23 domande, ma sono state tutte dichiarate tutte inammissibili dalla commissione composta dagli avvocati Simona Mazzei (presidente) e Simona Gentile e dal geometra Letterio Rodilosso, in quanto non hanno rispettato i criteri del bando. Tutte erano infatti in busta aperta e in alcuni casi anche con anomalie, visto che risultavano apposti i timbri di protocollazione del municipio anche sulla documentazione contenuta all’interno delle buste. Dunque il Comune non ha potuto procedere all'istruttoria delle domande finalizzata alla verifica del possesso dei requisiti e alla successiva redazione della graduatoria. Per venirne a capo, l’Amministrazione comunale su proposta del sindaco Natale Briguglio ha deciso di riaprire i termini del bando per consentire a tutti i cittadini in possesso dei necessari requisiti di poter concorrere all'assegnazione di un alloggio, giustificando la scelta “per ragioni di pubblico interesse al fine di far fronte alle esigenze abitative dei cittadini in situazione di disagio socio-economico”. La giunta ha così approvato un atto di indirizzo al responsabile dell'Area Tecnica per la riapertura dei termini per la presentazione delle domande per ulteriori 30 giorni decorrenti dalla nuova pubblicazione del bando di concorso, avvenuta il 21 maggio. Dunque fino al 20 giugno sarà possibile ripresentare le istanze per gli alloggi popolari. 

Sulla questione è intervenuto il gruppo di minoranza consiliare, presentando un’interrogazione con la quale viene chiesto “l’indicazione e/o l’individuazione di coloro che hanno avuto in visione le domande presentate, sia fra il personale amministrativo che fra i componenti dell’Amministrazione; chiarire quale sia stato l’iter di consegna delle domande dall’Ufficio Protocollo alla commissione di valutazione e di sapere se l’Amministrazione era a conoscenza che le domande erano state presentate senza busta chiusa”. I consiglieri Agatino Di Blasi, Concita Isaja, Giuseppe Di Tommaso e Antonino Leone hanno inoltre proposto di disporre l’immediata secretazione delle domande presentate, di annullare/revocare l’atto di indirizzo formulato con la delibera di giunta del 16 maggio per la ripubblicazione del bando e di convocare la Commissione di valutazione al fine di procedere al riesame delle domande presentate in forza del bando del 27 ottobre 2023.  “Il sindaco ha pubblicamente dichiarato che è occorso un errore ‘in buona fede’ nell’ambito di una fase della procedura amministrativa che attiene al bando - evidenzia l’opposizione - è opportuno non pregiudicare i diritti di coloro che dall’errore anzidetto – riconosciuto dal sindaco - potrebbero subire una ingiusta lesione dei propri diritti legittimi, considerando che nel caso della riapertura dei termini potrebbero partecipare altri soggetti trovandosi in posizione di vantaggio rispetto a quanti sono stati esclusi per il dedotto errore”. 


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