Nizza, il sindaco fa dietrofront sul cantiere del doppio binario: cittadini esasperati
di Andrea Rifatto | 19/07/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 19/07/2024 | ATTUALITÀ
1665 Lettori unici
Polveri e rumori a ridosso delle case
La speranza è durata solo pochi giorni, lasciando nuovamente spazio alla rabbia. L’ordinanza sui cantieri estivi emanata dal sindaco di Nizza di Sicilia e l’intervento di domenica della Polizia locale nel cantiere del raddoppio ferroviario per farla rispettare avevano soddisfatto i residenti che vivono nei dintorni, costretti a convivere con polveri e rumori a tutte le ore. Già dal giorno dopo, però, la delusione è tanta. Il provvedimento firmato il 9 luglio dal primo cittadino Natale Briguglio impone dal 12 luglio al 2 agosto il divieto assoluto di disturbare la quiete pubblica, attraverso attività edili e mestieri rumorosi, dalle 13 alle 14.30 e dalle 17.30 alle 7.30, mentre nel periodo dal 3 agosto all’1 settembre l’orario è ampliato dalle 13 alle 8 e durante i giorni festivi le attività sono vietate completamente senza eccezioni; lo stesso giorno in cui è stata emanata l’ordinanza, che prevedeva già come “eventuali deroghe potranno essere concesse dal sindaco per improcrastinabili e motivate esigenze”, è arrivata la richiesta del Consorzio Messina-Catania Lotto nord finalizzata a non applicare l’ordinanza alle opere ferroviarie. Istanza accolta da Briguglio, che ha adottato una nuova ordinanza concedendo la deroga al provvedimento del 9 luglio e al Regolamento di Polizia urbana, “a condizione che la società installi in cantiere entro 7 giorni idonea strumentazione per il monitoraggio in continuo dell'emissione di rumori e polveri - scrive il sindaco - provvedendo alla periodica trasmissione dei dati al Comune entro 15 giorni dalla misurazione”. A spingere il primo cittadino nizzardo a fare dietrofront sono stati “il carattere strategico nazionale dell'opera pubblica e le misure di mitigazione degli impatti adottate dall’impresa” e “l’intenzione dell'Amministrazione comunale di garantire il corretto svolgimento delle attività di cantiere e al tutelare la popolazione residente dar disagi ad esso collegati”, oltre alla promessa del Consorzio che il picco di traffico dei mezzi d’opera sarà previsto a partire da ottobre. Una marcia indietro che i cittadini residenti a ridosso del cantiere della nuova stazione ferroviaria non hanno gradito, pronti adesso a protestare perchè ormai esasperati, sentendosi presi in giro perchè spesso i sistemi di mitigazione, ad esempio contro le polveri, non vengono attivati quando dovuto. La deroga dei giorni scorsi all’ordinanza sui cantieri edili è in realtà la seconda, visto che la prima risale all’11 maggio 2023 e riguarda le attività rumorose in deroga ai limiti acustici del Dpcm 14 novembre 1997 e della Legge 447/95, dunque la criticità principale al centro delle proteste da oltre un anno. A rilasciarla è stato il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale, Umberto Valerini, dopo la richiesta presentata il 14 marzo dal Consorzio Messina Catania Lotto Nord, prendendo atto che “trattasi di lavori necessari e indifferibili e che la ditta ha garantito di porre in atto tutti gli accorgimenti tecnici e comportamentali economicamente fattibili per mitigare il rumore e minimizzare il disagio per la popolazione esposta”. Eppure il 9 giugno il sindaco Natale Briguglio si è recato in cantiere affermando che il problema sono l’attività notturna e i rumori, che lo stesso Comune ha autorizzato oltre i limiti, e che il suo unico obiettivo è far star bene i cittadini, che per altri sette anni sembrano però destinati a convivere con disagi h24.