Nizza, "Inqualificabile l’accusa di lentezza, non spetta ai consiglieri gestire i voucher"
di Redazione | 11/04/2020 | ATTUALITÀ
di Redazione | 11/04/2020 | ATTUALITÀ
1164 Lettori unici
Il sindaco Piero Briguglio
È arrivata immediata la replica del sindaco di Nizza, Piero Briguglio, alla nota di ieri in cui i consiglieri di minoranza Carlo Gregorio e Nella Foscolo manifestavano la loro disponibilità a svolgere attività di volontariato nell’Ufficio dei servizi sociali per il disbrigo delle pratiche inerenti la concessione dei buoni spesa ai cittadini in stato di disagio, lamentando una “lentezza delle procedure attivate in merito all’erogazione degli aiuti alle fasce più deboli della popolazione”. Il primo cittadino ha risposto ai due esponenti di opposizione evidenziando innanzitutto come “il contenuto della nota dimostra una scarsa conoscenza delle normative emergenziali e in particolar modo dell’ordinanza della Protezione civile n° 658/2020, che stabilisce come sia l’Ufficio di assistenza sociale del Comune ad individuare la platea dei beneficiari del contributo da assegnare ai beneficiari e non soggetti estranei e/o volontari”. “È inqualificabile l’accusa mossa ai servizi sociali di lentezza nell’attivare le procedure per l’erogazione di aiuti alle famiglie che ne hanno diritto e bisogno – evidenzia Briguglio – gli Uffici comunali stanno svolgendo un certosino lavoro con professionalità e zelo, in linea con i tempi tecnici di esecuzione dei provvedimenti, e i fondi destinati all’Ente per il Covid-19 saranno assegnati agli aventi diritto, cosi come prevede la legge. Non è prevista da alcuna normativa che le funzioni delegate per legge agli uffici possano essere svolte da soggetti diversi, il volontariato ha altri e ben diversi presupposti, e non di ingerirsi personalmente senza averne titolo o qualifica, in attività di raccolta, valutazione di domande concessione voucher o altre attività amministrative, e non come da Voi richiesto. Gli Uffici comunali, e in particolar modo l’ufficio assistenza Sociale, non hanno bisogno di supporti politici – prosegue il sindaco – non si dimostra cosi disponibilità e solidarietà, l’unità d’intenti non è apparire e pubblicizzare per la propria presenza sul territorio, questi sono comportamenti che mal si attagliano in generale e in particolar modo all’attuale momento emergenziale. Gli organi politici devono svolgere il ruolo cui sono demandati, e in situazioni emergenziali la discrezione è d’obbligo e non la pubblicità–notizia. Si prende atto della disponibilità manifestata e si terrà in debito conto in caso di necessità – conclude Piero Briguglio - per quanto esposto in precedenza la richiesta cosi come prospettata non può essere esitata positivamente”.