Nizza, stop al volantinaggio selvaggio: multe da 300 a 3mila euro
di Redazione | 15/09/2018 | ATTUALITÀ
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Volantini sparsi sulle strade
Stop al volantinaggio selvaggio a Nizza di Sicilia. Il sindaco Piero Briguglio ha firmato un’apposita ordinanza per disciplinare la distribuzione di volantini, depliant, manifesti o altro materiale pubblicitario “visto che alcune aziende pubblicizzano i loro prodotti commerciali attraverso il sistema del volantinaggio porta a porta e la diffusione indiscriminata di manifesti, depliant nelle vie, nelle piazze, nei portoni sul parabrezza delle autovetture in sosta e con manifesti collocati sui pali dell'illuminazione e sui pali della segnaletica stradale”. Su tutto il territorio comunale è fatto divieto alle aziende di effettuare pubblicità mediante volantinaggio e affissione di manifesti sui pali della pubblicazione illuminazione, della segnaletica stradale e su qualsiasi altro supporto murario non autorizzato. I volantini, inoltre, non potranno essere distribuiti fuori dalle apposite buche delle lettere nelle abitazioni private, sul parabrezza o lunotto delle autovetture. La distribuzione di materiale pubblicitario potrà avvenire esclusivamente nelle cassette postali o con consegna direttamente a mano nelle abitazioni private e nel rispetto della volontà del consumatore a ricevere lo stesso materiale. I trasgressori (sia le aziende intestatarie della pubblicità, sia il personale addetto alla distribuzione) saranno soggetti, salvo che il fatto sia previsto dalla legge come reato o costituisca più grave illecito amministrativo, al pagamento di sanzioni pecuniarie che vanno da 300 a 3mila euro. Per il sindaco Briguglio “è opportuno e necessario perseguire, in modo rigoroso, una seria politica di tutela ambientale e di decoro urbano, nonché di salvaguardia dell’igiene e della sanità pubblica. Tali forme di pubblicità - ha spiegato il primo cittadino - creano un’eccessiva presenza di volantini e parti di manifesti su tutte le strade del territorio comunale con conseguenze pregiudizievoli per il decoro urbano e l’igiene pubblica”. Da qui la decisione di predisporre l’ordinanza con i divieti.