Articoli correlati
"No all’impianto di biostabilizzazione": linea dura dell'Amministrazione di Roccalumera
04/10/2013 | ATTUALITÀ
04/10/2013 | ATTUALITÀ
3203 Lettori unici
Il palazzo municipale di Roccalumera
Nel Palazzo Municipale di Roccalumera la linea seguita è sempre la stessa, quella espressa qualche giorno fa da parte del sindaco Argiroffi e dal presidente del Consiglio Garufi: “Un no deciso a qualsiasi forma di impianto che abbia a che fare con il ciclo dei rifiuti e che possa interessare direttamente o indirettamente il territorio di Roccalumera”. Nella conferenza stampa di stamane, a cui erano presenti oltre al sindaco ed al presidente del Consiglio, anche il vice sindaco Gugliotta, gli assessori Foscolo e Cisca, ed infine il consigliere Cacciola, è stato fatto un momento di ulteriore chiarezza sulla complicata situazione relativa alla possibile realizzazione dell’impianto di trattamento rifiuti da realizzare nel Comune di Pagliara a ridosso del territorio di Roccalumera. Durante l’incontro con gli organi di informazione sono state delineate le probabili iniziative che l’Amministrazione di Roccalumera intenderà seguire nei prossimi giorni per scongiurare un siffatto impianto. Un principio inderogabile, secondo quanto detto dai partecipanti alla conferenza, è quello che qualsiasi proposta o determinazione che possa avere a che fare con il tema dei rifiuti, per senso etico e rispetto della comunità che si amministra, deve passare prioritariamente e necessariamente attraverso un processo di confronto popolare. Gli amministratori di Roccalumera non hanno interesse ad entrare in polemica con alcuno, ma una cosa viene ribadita con forza, ovvero il principio della chiarezza e della collaborazione fra istituzioni che nella fattispecie è stato carente o addirittura assente. Importanti dichiarazioni sono state fatte dai presenti. Il sindaco Argiroffi ha affermato: “Con grande dispiacere, ci tocca ritornare su un argomento che pensavamo potesse essere risolto con tanto buon senso. Sarebbe stato auspicabile che prima di mandare tutte le richieste di pre-autorizzazione alla Regione, ci fosse stata una volontà comune di riaprire il tavolo del confronto con tutte le altre amministrazioni e ragionare tutti insieme, anche alla luce delle forti perplessità avanzate da noi in questi ultimi giorni. Lo voglio ribadire con forza, il mio comune e la mia comunità non possono essere interessati da scelte che non passano attraverso un confronto di partecipazione attiva fra tutta la popolazione. Il mio è un secco No! Accanto a me ed all’intera Amministrazione in questa battaglia ci saranno tutti i cittadini di Roccalumera”. Altrettanto pungenti sono state le dichiarazioni rilasciate dal vice sindaco Gugliotta, presente all’incontro di S. Teresa: “Siamo stati lasciati all’oscuro di tutto! Abbiamo appreso della realizzazione di questo impianto solo nella giornata di martedì, quando abbiamo partecipato all’incontro tenutosi presso il Comune di S. Teresa di Riva dove l’argomento in discussione, così come eravamo stati informati, era quello relativo alla discarica di Ligoria e non quello riguardante la realizzazione dell’impianto in questione. Questo mi ha costretto ad abbandonare l’incontro. Non tolleriamo che delle scelte di tale importanza ci possano essere calate dall’alto a nostra insaputa”. Sulla stessa lunghezza d’onda sono le dichiarazioni rilasciate dal massimo esponente del Consiglio comunale il quale, in perfetta linea di pensiero con i componenti dell’esecutivo, ha precisato: “Partiamo male! Questa fuga in avanti, fatta dal Comune di Pagliara, di non aver voluto condividere una scelta così importante è certamente spunto di riflessione in negativo. Qualche giorno fa, è stata fatta la costituzione dell’ARO (ambito di raccolta ottimale) fra il nostro comune e quelli di Furci Siculo, Mandanici e Pagliara, in quella occasione non siamo stati messi al corrente di nulla. Se questa situazione dovesse continuare a perdurare, con evidente ostinazione, sarà un chiaro elemento di valutazione per rivedere anche quelle possibili e probabili collaborazioni future che potrebbero interessare i nostri comuni”. La minoranza di Pagliara chiede chiarimenti sulla questione E si fa il sentire anche il gruppo consiliare di minoranza di Pagliara: è stata infatti consiliare presentata una interrogazione al sindaco, Domenico Prestipino, al presidente del Consiglio ed anche al Prefetto nella quale vengono chiesti una serie di chiarimenti in merito alla possibile realizzazione di un impianto di pretrattamento dei rifiuti, per il quale il Comune di Pagliara ha dato disponibilità alla Regione. I consiglieri Santi Di Bella, Carmela Scarcella, Francesco Laganà e Loredana Spadaro chiedono delucidazioni in merito al sito su cui dovrebbe sorgere la piattaforma, se lo stesso sia di proprietà comunale o di privati, se è intendimento dell' Amministrazione comunale gestire direttamente l’impianto o affidarne il controllo a privati, se siano stati richiesti finanziamenti per la fattibilità dell’opera o se è intendimento ricorrere ad eventuali project financing e se sono stati effettuati studi, al fine di valutare il rapporto tra probabili ed ipotetici benefici per il territorio, a fronte delle certe e gravi conseguenze sanitarie che sicuramente si ripercuoterebbero sulla salute dei cittadini.
"L’ultimo punto, il più importante in assoluto, è quello che ci preme maggiormente - affermano i consiglieri di Vincere per Pagliara -:nulla va posto prima della salute dei cittadini. In linea di principio una discarica controllata dovrebbe essere localizzata all’interno di aree caratterizzate da condizioni idrogeologiche naturali che impediscano la migrazione del percolato verso il sottosuolo, dall’assenza di fratturazioni e di fenomeni di carsismo, dall’assenza di sismicità e al di fuori delle aree inondabili e chiaramente lontane dai centri abitati. In buona sostanza in località completamente diversa da quella offerta dall'Amministrazione comunale di Pagliara. Un impianto di biostabilizzazione - continuano i consiglieri di minoranza - dovrebbe ricevere dei rifiuti già differenziati da parte di tutto il comprensorio e anche se tutto fosse gestito in maniera perfetta, i rifiuti di un bacino di 80.000 abitanti libererebbero comunque nell’aria dei metalli pesanti e gas. In tal senso la questione legata allo sviluppo turistico, all’area artigianale ad altre speranze di crescita del nostro territorio, spariscono di fronte ad una così tremenda ipotesi. E' bene discutere della questione con i cittadini - concludono i cinque componente del gruppo Vincere per Pagliara - e cercare insieme delle soluzioni alternative che garantiscano la salute della popolazione".