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Nuove antenne 5G per cellulari a S. Teresa: dal Comune via libera con il silenzio-assenso
di Andrea Rifatto | 17/12/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 17/12/2022 | ATTUALITÀ
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L'antenna che sta sorgendo in via Scorsonello
L’evoluzione della telefonia mobile non conosce confini e le reti vengono continuamente aggiornate. Così a Santa Teresa di Riva stanno per arrivare due nuove antenne per cellulari con tecnologia 5G, installate dall’operatore di telecomunicazioni Iliad Italia. Le stazioni radio base sorgeranno in due terreni privati presi in affitto dalla società, uno nella zona entrale del paese in via Monsignor Antonino Celona, a pochi metri dell’autostrada Messina-Catania, l’altro all’estrema periferia sud in via Scorsonello, quasi al confine con il comune di Savoca. Da alcuni giorni le imprese hanno iniziato i lavori e hanno già realizzato le piattaforme in cemento armato, sulle quali vengono innalzate le torri per il posizionamento delle antenne telefoniche, operazione avviata ieri nel caso di Scorsonello. Iliad ha aperto entrambi i cantieri, diretti dall’ingegnere Luciano Saccà di Messina, grazie ai permessi di costruire ottenuti con la procedura del silenzio-assenso, visto che dopo aver presentato il 25 luglio i progetti allo Sportello unico edilizia del Comune non ha ottenuto i titoli autorizzativi entro il termine previsto (90 giorni) e così una volta scaduto tale limite ha potuto avviare gli interventi (nella foto sotto il cantiere di via Celona). Stazioni radio base che vanno ad aggiungersi a quelle di Tim, Vodafone e Wind-Tre già presenti in paese e che sorgeranno a poche decine di metri dalle abitazioni. Un tema, quello dell’inquinamento elettromagnetico, particolarmente attenzionato a Santa Teresa, paese dotato dal 2009 di un regolamento per l’installazione degli impianti di telefonia cellulare, dove in questi anni il Comune ha tentato più volte di persuadere i colossi delle telecomunicazioni a posizionare i loro apparecchi in collina, lontano dalle zone residenziali, soprattutto con la preziosa attività del compianto professor Pippo Sturiale, esperto in materia venuto a mancare lo scorso marzo. Abbiamo chiesto al sindaco Danilo Lo Giudice, che non era ancora a conoscenza delle due antenne in arrivo, come si sia mosso il Comune e dopo una verifica all’Ufficio tecnico ci ha spiegato che in seguito alla richiesta dei permessi di costruire sono state chieste alcune integrazioni, tra cui un titolo di proprietà e il parere del Genio civile, consegnate poi in municipio; nel frattempo sono passati i 90 giorni e dunque non vi è stato il tempo di chiudere il procedimento e l’azienda ha iniziato con il silenzio-assenso, con il parere favorevole dell’Arpa e nel rispetto delle prescrizioni di legge. “In passato abbiamo provato a farle spostare in collina - ricorda Lo Giudice - ci ha risposto una sola azienda dicendo che se non viola le regole non trasloca gli impianti. Abbiamo fatto rilevazioni sulle emissioni e gli esiti sono stati inviati all’Arpa, che non ha rilevato anomalie”. In materia di stazioni radio base la normativa nazionale prevale sulla disciplina locale e anche le sentenze della giustizia amministrativa hanno sancito che in tema di distanze le limitazioni sono illegittime, in quanto il Comune incide sui parametri inerenti i limiti di emissione di competenza dello Stato. A Comune e Arpa spetta comunque verificare il rispetto dei limiti alle emissioni elettromagnetiche, a tutela della salute pubblica.