Nuovo impianto led a Casalvecchio: i risparmi investiti nei produttori della Valle d’Agrò
di Andrea Rifatto | 27/06/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 27/06/2019 | ATTUALITÀ
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Il nuovo impianto led che illumina l'abbazia
Da un lato un impianto di illuminazione all’avanguardia dal punto di vista ambientale e dei costi, dall’altro un’iniziativa di sviluppo sociale per migliorare l’economia del territorio. Un progetto che vede aderire Casalvecchio Siculo come primo comune in Sicilia, con un intervento di innovazione ed efficientamento energetico dell’illuminazione stradale con l’installazione di led telecontrollati ha portato a investire il risparmio ottenuto per sostenere un programma di sviluppo per promuovere i piccoli produttori di qualità della Valle d’Agrò, creando un marchio d’area per la vendita dei loro prodotti in alcune catene di supermercati di Messina. L’operazione nasce in partenariato tra il Comune e Solidarity and Energy Spa, Esco (impresa in grado di fornire tutti i servizi per realizzare un intervento di efficienza energetica) nata tra la Fondazione di Comunità di Messina e la Sefea, Società Europea della Finanza Etica e Alternativa. La prima parte è stata completata, con il partner industriale Beghelli Servizi, con la riconversione a basso impatto energetico di 358 impianti di pubblica illuminazione, ormai vetusti e altamente energivori, ammodernati e trasformati tramite le più avanzate tecnologie a led sia nel centro che frazioni, compresa l’abbazia di San Pietro e Paolo. Gli investimenti genereranno un risparmio sul consumo energetico comunale superiore al 70%: mentre il costo della bolletta energetica per il Comune di Casalvecchio prima dell’intervento ammontava a circa 55mila euro ogni anno, dopo la riconversione si ridurrà a poco più di 12mila euro, a cui, per i primi nove anni, si dovrà aggiungere il canone per ripagare l’investimento effettuato da Solidarity and Energy. Conclusi i nove anni di contratto, per almeno altri sei anni, il risparmio garantito per il Comune sarà di circa 42mila euro all’anno. Nell’occasione è stato inaugurato il nuovo impianto di illuminazione dell’abbazia d’Agrò, benedetto dal parroco don Alessandro Malaponte, che regala un’atmosfera suggestiva al monumento simbolo della vallata. L’iniziativa è stata presentata all’abbazia nel corso della tavola rotonda sul tema “Innovazione sociale e sviluppo dei territori”, alla presenza del sindaco Marco Saetti, di Gaetano Giunta, segretario generale della Fondazione di Comunità di Messina e consigliere di Solidarity and Energy, di altri rappresentanti di Solidarity and Energy e della Beghelli, nonché di cittadini, commercianti e componenti di altre amministrazioni siciliane interessate a replicare il progetto “Un progetto innovativo a cui abbiamo da subito guardato con spirito positivo, pregevole dal punto di vista tecnico e ambientale e finalizzato allo sviluppo della vallata – ha detto il primo cittadino – non solo perché ci consente di risparmiare in energia per investire sulla comunità, ma soprattutto perché ci offre la possibilità di superare l’isolamento che vivono i nostri produttori e ampliare le reti di relazioni del comune e dell’intera area. I prodotti locali seguiranno un percorso qualificato di vendita in alcune catene di supermercati di Messina e saranno riconoscibili tramite un marchio d’area della Valle d’Agrò. Adesso la responsabilità della riuscita dell’iniziativa è in mano ai produttori – ha aggiunto – li invito a guardare avanti con spirito positivo uscendo dalla logica dell’isolamento per porsi in una dimensione comune”. Le risorse economiche risparmiate dalle casse comunali con i nuovi impianti saranno ridestinate per la creazione di un’associazione dei produttori della Valle d’Agrò (finora hanno aderito quattro aziende casalvetine) e di filiere corte tra gli stessi produttori e una rete di esercizi commerciali che hanno aderito alla proposta lanciata da Fondazione di Comunità di Messina, Solidarity and Energy e dalla Camera di Commercio. Stanno formalizzando l’adesione anche catene di supermercati della grande distribuzione organizzata, che riserveranno spazi dedicati e ben visibili all’interno dei loro punti vendita ai prodotti dell’associazione. L’obiettivo non è semplicemente favorire l’acquisto dei prodotti ma soprattutto valorizzare le storie di riscatto, rispetto per l’ambiente e tradizioni millenarie che racconta la Valle d’Agrò attraverso le sue eccellenze agroalimentari, certificate da un protocollo di qualità ispirato a quello di Slow Food. Il marchio dei produttori agroalimentari della Valle d’Agrò verrà scelto tra una rosa di sei soluzioni proposte da Marco Lo Puzio. Grande la soddisfazione anche da parte del partner industriale Beghelli, in collegamento telefonico: “Liberare risorse da investire in ambito sociale grazie al risparmio energetico – ha sottolineato Graziano Beghelli – è un modello che la mia azienda vorrebbe ripetere decine di migliaia di volte in tutta Italia". Sul fronte sociale, invece, a esprimere il valore simbolico del progetto ci ha pensato Francesco Marsico, responsabile area nazionale Caritas Italiana: “Soltanto comunità capaci di essere forti sul piano delle relazioni interne, forti rispetto all’immaginario futuro, forti nella cura del territorio, sono in grado di prevenire e rispondere al tema della povertà. Ambiente, solidarietà ed economia costruiscono un futuro più umano”. Il meccanismo proposto – ha concluso Gaetano Giunta – attua ed esalta la logica dell’economia civile. Attraverso azioni di social green economy, permette di ri-orientare risorse, originariamente destinate a sostenere costi improduttivi, verso il sostegno di politiche per lo sviluppo del territorio, finanziando programmi sociali e formativi intrecciati con modelli di welfare e con forme evolute di dialogo economico-sociale fra istituzioni pubbliche, partner industriali e attori dell’economia sociale inclusiva dei soggetti deboli. Il modello è costruito nella logica del mutuo vantaggio, della corresponsabilità e quindi della sussidiarietà circolare, in evidente coerenza con lo spirito della Costituzione Repubblicana”. Al convegno erano presenti anche diversi sindaci della zona jonica tra cui il presidente dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani, il primo cittadino di Antillo Davide Paratore, che ha ribadito la necessità di lavorare uniti per lo sviluppo del territorio