Omaggio a Luigi Petroselli, il ricordo della "sua" Furci
di Andrea Rifatto | 09/10/2014 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 09/10/2014 | ATTUALITÀ
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La scultura posta sulla tomba di Petroselli (foto tusciaweb.eu)
Nel trentatreesimo anniversario della scomparsa di Luigi Petroselli, sindaco di Roma dal 1979 al 1981, la città di Viterbo, che diede i natali al popolare primo cittadino della Capitale, lo ha voluto ricordare con una cerimonia al cimitero di San Lazzaro. Sulla tomba è stata posta una scultura in acciaio realizzata da Nino Ucchino, artista di S. Teresa di Riva, con incisa la frase “Ciao Luigi, Furci ti ricorda”, simboleggiante la brezza che arriva dal mare e soffia leggera sulla Sicilia, allungandone la forma e muovendola verso l’abbraccio con Luigi. L’opera era stata consegnata alla moglie, Aurelia Sergi, lo scorso 8 agosto, nel corso di una serata organizzata a S. Teresa di Riva dal prof. Carmelo Ucchino, con la proiezione del documentario del regista Andrea Rusich dal titolo “Il sindaco Petroselli”. Le foto della cerimonia (www.tusciaweb.eu)
Un omaggio che lo scultore Ucchino e gli amici di Furci Siculo, cittadina dove Petroselli amava trascorrere le vacanze estive con la moglie Aurelia, originaria del posto, hanno voluto donare come segno di gratitudine per una figura indimenticabile nel panorama politico laziale e italiano. Gli amici di Furci, con cui Luigi Petroselli amava discutere con semplicità e umiltà così come era solito fare con i cittadini romani, hanno voluto dirgli simbolicamente grazie, su iniziativa del locale circolo del Partito democratico, che ha ritenuto indispensabile che l’opera non dovesse portare alcun logo o simbolo partitico, ma solo il pensiero della comunità furcese. Un legame affettivo molto forte, in particolare con il compianto Tino Parisi. “Siamo certamente onorati di quanto avvenuto e ne siamo convinti di come lo sia ogni furcese per questo gesto, piccolo sì, ma di immenso valore. Probabilmente la nostra Furci non conoscerà mai un altro personaggio di così alto spessore” ha scritto il segretario dei democratici furcesi, Pierangelo Micalizzi. “Lo stile di Petroselli, la semplicità e l’umiltà, il suo sentirsi uno tra tanti e il forte senso di responsabilità che ha sempre manifestato nell’esercitare la rappresentanza dell’intera comunità, devono essere dei valori guida per ogni sindaco, per ogni amministratore”, ha affermato il sindaco di Viterbo, Leonardo Michelini, che ha proposto di ricordare ogni anno, il 7 ottobre, “questo figlio prediletto di Viterbo, che ha dato pieno riconoscimento alla dignità delle persone più deboli”.
Alla cerimonia hanno preso parte il segretario della Federazione provinciale del Pd, Andrea Egidi, che ha espresso il bisogno di valorizzare l’esperienza politica e umana di Petroselli, e Don Angelo Massi, autore di un libro di prossima pubblicazione dal titolo, “Il compagno Petroselli”, sugli anni del seminario e sul periodo viterbese del futuro sindaco di Roma. Con la moglie Aurelia, le sorelle Velia, Adina, Rita e con altri familiari di Petroselli, hanno partecipato alla cerimonia il consigliere regionale Enrico Panunzi, il regista Andrea Rusich, i consiglieri comunali Daniela Bizzarri e Christian Scorsi, l’ex consigliere regionale Giuseppe Parroncini.