Opere pubbliche, nella zona jonica otto incompiute per 8 milioni di sprechi
di Andrea Rifatto | 22/08/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 22/08/2018 | ATTUALITÀ
3026 Lettori unici
Lo scheletro del Polifunzionale di S. Teresa
Tra le 162 opere incompiute censite dalla Regione nell’Elenco–anagrafe trasmesso al Ministero delle Infrastrutture, con dati che fanno riferimento al 2017, non mancano quelle ricadenti del territorio jonico. Otto per l’esattezza, per un totale di 8 milioni 233mila 836 euro sprecati senza che sia stato possibile utilizzarle o averne piena fruizione. Per completare i lavori servirebbero 12 milioni 011mila 847 euro e in qualche caso una mano di aiuto è giunta dal Patto per il sud, che ha stanziato le risorse necessarie a finire le opere utili e demolire quelle irrealizzabili. Opere incompiute perchè i lavori di realizzazione, avviati, risultano interrotti oltre il termine contrattualmente previsto per l'ultimazione oppure risultano interrotti entro il termine contrattualmente previsto per l'ultimazione, non sussistendo, allo stato, le condizioni di riavvio degli stessi. “In autunno avremo il report completo sulle incompiute. E a quel punto tireremo le somme” ha detto nei giorni scorsi l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone. Con un dato sconfortante e incoraggiante allo stesso tempo: dei 300 milioni del Patto per il Sud, si stima che “50-60 siano stati stanziati per opere che il governo Crocetta ha inserito soltanto con il titolo dell’opera, senza un progetto effettivo”. Ciò significa che “ci sarà un plafond residuo di 50-60 milioni, al netto dei ribassi d’asta delle altre gare”. Un “tesoretto” che il governo regionale, intende spendere “anche per finanziare il completamento delle incompiute ancora utili, dove talvolta manca poco per finire”, oltre che “per un piano di demolizione e di sgombero delle opere ormai irrealizzabili”. Il record negativo nella Jonica lo detiene Pagliara, che con 1.200 abitanti si ritrova con tre incompiute, tutte fruibili in modo ridimensionato, una ogni 400 persone: la prima sono i lavori di ripristino e completamento del collettore fognario Pagliara centro-Rocchenere e realizzazione del collegamento Locadi-Pagliara centro, dove è stato speso 1 milione 515mila (76,68% dei lavori) ma ne servono altri 250mila; poi la strada di collegamento a Locadi al 46,86% (spesi 462mila euro, ne mancano 380mila) e il completamento delle fognature con risanamento tratti di strade centro e frazioni (fermo al 7,9% con 98mila euro spesi e 500mila necessari). Ad Alì la costruzione della strada di collegamento tra la strada comunale esterna Alì-Itala e quartiere Spirito Santo (fruibile in modo ridimensionato) è ferma al 2,93% del previsto: spesi 582mila euro, ne mancano 650mila per ultimare. Un'altra incompiuta celebre è a Letojanni, dove la piscina ed attrezzature connesse di contrada Silemi è rimasta al 18,08% del suo avanzamento e risulta fruibile ma non utilizzabile: impegnati 841mila euro, ne servirebbero 980mila per aprire al pubblico. Due le opere mai ultimate a Mongiuffi Melia; il campo da calcio (classificato come non fruibile) rimasto al 50% con 1 milione di euro spesi e un altro necessario a completare e il consolidamento e la messa in sicurezza e ripristino della strada esterna di collegamento per lo smaltimento del traffico di Melia (non fruibile ma utilizzabile in modo ridimensionato) dove sono stati impegnati 3,2 milioni di euro ma si è rimasti al 50% e servirebbe la stessa somma per finire. Un’altra incompiuta storica è S. Teresa, dove la costruzione di un centro polifunzionale (non fruibile e non utilizzabile) si è fermata ad appena il 3,43% con una spesa di 482mila euro: per ultimare i lavori servirebbero 5 milioni di euro.